Polemiche per il capodanno olbiese
Tra difetti di comunicazione e successi

di Davide Mosca


OLBIA. Non si placano le polemiche che ruotano intorno ai costi del capodanno olbiese. La denuncia era arrivata dai consiglieri di minoranza che, delibere alla mano, avevano verificato una spesa quasi raddoppiata rispetto a quella annunciata alla stampa e dunque alla cittadinanza il 5 dicembre scorso. Centodiecimila euro l'importo comunicato per l'intero pacchetto di eventi, quasi centoottanta la cifra realmente spesa. A distanza di quasi due settimane dall'evento l'amministrazione comunale ha voluto rispondere alle polemiche e chiarire tutti i dubbi in merito. Nel corso di una conferenza stampa, convocata nella sala convegni della biblioteca civica simpliciana, Gesuino Achenza, assessore allo sport e allo spettacolo, ha voluto gettare acqua sul fuoco, spiegando che le spese non sono lievitate, ma si sono solo andati ad aggiungere degli eventi, come l'Olbia Winter Fest e i fuochi d'artificio che si svolgeranno in altra data, visto che il forte vento ha costretto gli organizzatori a cancellarne la programmazione. "Possiamo solo essere contenti di quanto abbiamo realizzato e speriamo di poter ripetere questa esperienza -ha dichiarato Achenza- che ha visto un centro storico animato come mai era successo prima. 


Tutte le strutture alberghiere erano al completo e nei ristoranti non si trovava un posto. Per quanto riguarda le polemiche noi siamo qui, dati alla mano, per chiarire tutti i dubbi". Nel corso della conferenza stampa, sono stati dunque snocciolati tutti i costi: a partire dalla delibera per la spesa di 91.640 mila euro alla R&G Music, la società di organizzazione eventi che ha portato i Club Dogo fino agli 82mila euro previsti da un'altra delibera e destinati alla società Girandola che ha portato Giuliano Palma e ha organizzato anche l'Olbia Winter Fest. Per un totale di circa 172mila euro. Nelle somme indicate sono inseriti i viaggi degli artisti, l'alloggio, il service, il palco, la security, la direzione artistica, insomma tutto il pacchetto completo. 172mila euro. Una cifra che se paragonata a quella dei capodanni di Castelsardo, Alghero e Cagliari, fa di certo sorridere, ma il cortocircuito che ha innescato le polemiche non è scaturito dall'ammontare totale, o dalla scelta degli artisti, quanto dal difetto di comunicazione agli organi di stampa e quindi ai cittadini che si sono sentiti dire un costo che poi è risultato essere un altro. Sarebbe bastata una nota stampa per aggiornare quanto era stato modificato e aggiunto per evitare tutto questo polverone. "Noi non critichiamo la scelta degli artisti o della programmazione - ha dichiarato il consigliere di Forza Italia, Marco Piro- piuttosto poniamo un problema di trasparenza dell'amministrazione comunale che prima dice una cosa, in un'occasione ufficiale e poi ne fa un'altra". Altro tema molto discusso è stato il concerto di solidarietà "Musica dal Fango" che è costato circa 21mila euro, per i service e le trasferte degli artisti che hanno suonato gratuitamente. Antonio Piccinnu, titolare della R&G, ha voluto specificare che la sua società si è mossa per questo evento a titolo gratuito, così come gli artisti. Quanto è stato raccolto purtroppo non è dato saperlo, ma da più parti si è lamentato il fatto che durante lo spettacolo di solidarietà si sia parlato poco di Olbia, di alluvione e dei problemi che ancora oggi affliggono la città, che si siano coinvolte poco le associazioni e relegate a dei banchetti che forse sarebbero dovuti esser posizionati all'ingresso. All'incontro di oggi erano presenti anche l'assessore alla sicurezza, Ivana Russu, quello al turismo Marco Vargiu e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, gli imprenditori che hanno organizzato gli eventi, i rappresentanti della Confcommercio e quelli del consorzio Centro Città. 


Si è respirato un certo nervosismo rispetto alle domande dei giornalisti presenti che sono stati accusati da alcuni imprenditori di fare "i commercialisti" di dati e cifre, senza valutare il risultato finale. Peccato per l'amministrazione comunale non potersi godere quel successo, quel risultato finale per un difetto di comunicazione e di trasparenza. Sarebbe forse stato più accettabile, agli occhi dei cittadini, l'ammissione dell'errore per poter voltare pagina e pensare davvero ai problemi di una città che continua a essere in affanno.


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