OLBIA. Prosegue a ritmi serrati la trattativa dei lavoratori Meridiana con la compagnia per favorire l'esodo volontario. Al momento dovrebbero essere 250, dei quali 42 appartenenti alla Meridiana Maintenance, che hanno firmato le procedure di conciliazione nell'ambito dell'accordo per l'esodo volontario. In serata si dovrebbe conoscere il numero esatto di coloro che hanno deciso di lasciare la compagnia e secondo i sindacati ci si dovrebbe avvicinare alla cifra di 400 unità finali. Nell'accordo è prevista una buonuscita di 15mila euro più gli ammortizzatori sociali con condizioni pari a quelle antecedenti alla riforma Fornero. Nel frattempo a Roma, al ministero del Lavoro è in corso un altro tavolo di trattativa al fine di contenere gli esuberi e di discutere di un rilancio industriale della compagnia. "Per questo è urgente -ha commentato il segretario regionale del partito democratico ed europarlamentare, Renato Soru- che la Giunta regionale, di concerto col Governo nazionale, torni a Bruxelles e chieda con forza il riconoscimento del diritto alla mobilità dei sardi dentro il proprio territorio nazionale e quindi attraverso il ripristino della continuità territoriale 2. Nel portare avanti queste istanze le istituzioni regionali potranno contare sul pieno sostegno dei 70 europarlamentari italiani che a inizio dicembre hanno sottoscritto un documento che indicava il legame strettissimo fra la soluzione della vertenza e il riconoscimento delle problematiche dell'insularità sarda.
E' del tutto evidente che la riduzione degli esuberi debba passare attraverso la conquista di nuovo lavoro per la compagnia, e quindi attraverso la CT2, nella consapevolezza che il ritardo di sviluppo nella nostra regione e la condizione di insularità necessitino delle tutele derivanti dall'imposizione degli oneri di servizio pubblico nell'ambito delle gare per l'affidamento delle rotte da e per la Sardegna".