Il "Piccolo Principe" tradotto in sardo
Venerdì a Olbia la presentazione

OLBIA. Ricorrono quest'anno i 70 anni dalla morte di Antoine de Saint-Exupéry, autore del "Piccolo  principe": il celebre racconto tradotto in tutto il mondo, che adesso ha anche la sua prima  traduzione in gallurese, "Lu principeddhu", curata da Alessandra Corda.

Scritto dall'aviatore francese nel 1942 e pubblicato negli Stati Uniti nell'aprile del 1943, "Il  piccolo principe" ha appassionato generazioni di piccoli e grandi lettori, diventando un fenomeno  editoriale con le sue numerosissime edizioni, molte nelle lingue minoritarie di tutto il mondo. La  traduzione gallurese si aggiunge alle oltre 250 traduzioni, fra lingue e dialetti di tutto il mondo.  Non è un caso che il personaggio disegnato e raccontato da Saint-Exupéry sia stato scelto come  portavoce nei progetti dedicati alla tutela delle culture minoritarie. L'UNESCO ne ha fatto un  ambasciatore nei suoi programmi d'accesso all'istruzione.

"Lu principeddhu" è stato sostenuto dall'associazione culturale Hermaea Archeologia e Arte, con  il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, e la pubblicazione a cura dell'editore  tedesco Tintenfass, specializzata nella pubblicazione di capolavori della letteratura per ragazzi  nelle lingue minoritarie del mondo.  La traduttrice, gallurese di San Teodoro, ha lavorato sul testo francese con particolare attenzione  alla freschezza dei dialoghi e al lirismo dei contenuti. Un lavoro che ha tenuto conto degli ultimi  contributi in tema di studi linguistici sul gallurese, nello specifico della codificazione ortografica  suggerita dalla Consulta Intercomunale Gallura, che opera per la tutela e la divulgazione della  lingua e della cultura gallurese.

"È un lavoro in divenire" sottolinea l'autrice della traduzione, "non ha la pretesa di porsi come un  esperimento linguistico tout court. Nasce piuttosto con l'intento di divulgare la bellezza della parlata  gallurese attraverso un'opera letteraria dedicata ai ragazzi che esalta i valori fondamentali del  vivere". Una bellezza di cui non si è del tutto consapevoli, che nel fluire quotidiano a volte non  viene percepita. Il progetto è un contributo alla comunità dei parlanti galluresi, con un lavoro di  traduzione che cerca di trasmettere l'uso schietto della lingua, che qui come in altre aree della  Gallura, ancora vive nelle situazioni informali, nei contesti amicali e parentali.

Nei dialoghi con il piccolo e misterioso protagonista del racconto, il gallurese mostra tutta la sua  vivacità, mentre nelle riflessioni della voce narrante, un aviatore in panne nel deserto del Sahara,  si possono cogliere le peculiari potenzialità espressive dell'idioma gallurese.

 

Alessandra Corda – Gallurese di San Teodoro, laureata in Lettere Moderne presso  l'Università di Firenze, ha poi ottenuto la qualifica professionale di Promotore del  Patrimonio Culturale, dove ha studiato con partcolare a Denzione la promozione integrata  delle risorse culturali e ambientali di un territorio, con gli strumenti della comunicazione e  del marketing. Ha maturato diverse esperienze in ambito organizzativo nell'area degli  eventi culturali, curandone l'ideazione e la comunicazione. Ha insegnato comunicazione e  organizzazione nei musei e si; di interesse culturale, nell'ambito del progeDo del MiBAC "Parnaso". Ha curato la mostra fotografica storica e un video documento sul  cinquantenario del Comune di San Teodoro (2010). Fa parte dell'equipe"Proratora  Ricerche", nel progeDo omonimo per l'ideazione e la progeDazione di percorsi storico-­culturali nel territorio di San Teodoro. Collabora con la Soc. coop. ALEA Ricerca e  Ambiente, per gli aspeX lega; alla comunicazione nella ges;one del Parco Fluviale del  Padrongianus -­ Provincia Olbia-­Tempio. Ha promosso e curato la prima edizione di  Monumen; Aper; a San Teodoro (2014), coordinando le attività didascaliche legate alla  storia e alla cultura locale.


© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione

Leggi anche