OLBIA. La stagione è quella giusta. Sono cominciate le prime piogge e la temperatura è ideale. I territori della Gallura si prestano particolarmente per la ricerca di un alimento prelibato, come i funghi. Lo sapevano bene i due turisti milanesi che ieri hanno approfittato della giornata per fare un'escursione, nelle campagne alle spalle di Marinella, alla ricerca di quello che per molti è un vero e proprio tesoro. La cesta piena di quelli che pensavano fossero della specie "gallinaccio" e finalmente a tavola per gustare il "raccolto" cucinato con il riso. Il sapore è buono, ma c'è qualcosa che non va. Nel primo pomeriggio, i primi dolori addominali, vomiti e la consapevolezza, quasi immediata, di un'intossicazione da funghi. La corsa in ospedale con la propria auto, al pronto soccorso del Giovanni Paolo II, e per fortuna l'immediato intervento dei medici sui coniugi, marito 78enne e moglie 65enne, le cui condizioni ora non destano preoccupazione. I turisti hanno raccolto un fungo particolarmente velenoso e potenzialmente mortale, trovato nelle campagne di Marinella, l'Omphalotus Olearius, scambiandolo per uno commestibile dal colore arancione.
Ad ogni modo, ogni anno, in questo periodo si registrano casi di avvelenamento da funghi. E' importante non rischiare nella raccolta dei funghi e soprattutto prima di mangiarli è necessario rivolgersi agli appositi uffici micologici per poter certificare la bontà degli alimenti. Il micologo della Asl di Olbia è a disposizione il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13, nei locali della struttura sanitaria San Giovanni di Dio.
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