Carta nuovo presidente del Cipnes
Giovannelli diserta l'elezione

OLBIA. Il nuovo presidente del Cipnes di Olbia è Giovanni Carta che ricopre anche gli incarichi di commissario della provincia di Olbia Tempio e di direttore del demanio a Tempio. L'elezione del nuovo rappresentante ha sollevato diverse polemiche, soprattutto per l'assenza del sindaco di Olbia Gianni Giovannelli che fino a qualche ora prima era in corsa per la poltrona di Cala Saccaia. La poltrona vuota, nell'aula designata per l'elezione, del sindaco ha suscitato diverse perplessità. Il giorno precedente una commissione consiliare appoggiata da alcuni imprenditori aveva richiesto di riportare la centralità del comune di Olbia all'interno dell'ente con la designazione di Giovannelli per traghettare il Cipnes fuori dalla fase di transizione. Addirittura alcuni assessori avevano annunciato battaglia nel caso non fosse stato nominato il sindaco di Olbia. Ma allora cosa è successo? Perché a poche ore dall'elezione il primo cittadino ha fatto un passo indietro. Secondo le voci di "Palazzo", prima dell'elezione, ci sarebbe stata una trattativa sollecitata anche dalla Regione per portare a Cala Saccaia un altro nome, quello di Lucia Giovanelli, economista dell'università di Sassari. Un nome sul quale però non sarebbe arrivata l'intesa. Da qui lo strappo istituzionale che ha visto lo scranno vuoto con le relative scie di polemiche e da più parti le richieste di dimissioni del sindaco. Per quanto riguarda l'elezione Carta ha chiesto un rinvio vista l'assenza, ma il vice presidente, Giovanni Maria Raspitzu ha risposto che non si poteva andare più oltre perché scaduti i termini. Presenti anche il sindaco di Buddusò, Giovanni Antonio Satta e Giovanni Amadori, in rappresentanza degli imprenditori. "Accetto, ben sapendo che siamo in una fase transitoria e che durerà poco. Il mio ruolo -ha dichiarato Carta- sarà di garanzia e super partes. C'è oggi un problema di ruolo e di mission dell'ente e agiremo proprio su questo per ridare rotta al Cipnes nato come consorzio tra enti locali che eroga servizi pubblici".  Nel frattempo si pensa già al dopo Carta, ma visto lo strappo di oggi sarà davvero difficile nel futuro convergere su un altro nome.


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