OLBIA. Due anni fa avevano svaligiato, a mano armata, una Banca a Trinità d'Agultu, riuscendo a portare via con loro più di 100mila euro. La banda, composta da tre persone, in seguito ad un attenta attività di indagine dei carabinieri del provinciale di Sassari, è stata individuata con i quattro componenti, uno faceva l'autista, arrestati. G.M di 31 anni, di Nuoro, ma residente ad Orgosolo; il fratello G.M.A di 23 anni, di Nuoro, anch'egli residente ad Orgosolo; P.M., 23 anni, residente ad Orgosolo e nato a Nuoro; G.S., nato a Villagrande Strisaili, di 51 anni, già in carcere a Nuoro sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina aggravata, porto abusivo e detenzione di armi clandestine, violenza privata e sequestro di persona. L'episodio risale all'agosto del 2012, quando tre persone, a volto coperto ed armati di pistola fecero irruzione all'interno del Banco di Sardegna di trinità d'Agultu, in provincia di Olbia Tempio. Ci furono attimi di panico. I tre malviventi presero i presenti e li trasferirono in una saletta attigua e li immobilizzarono con delle fascette ai polsi. Uno dei rapinatori, minacciando con la pistola il capo cassiere ed un'impiegata ordinò di versare la somma contenuta nelle casse all'interno di una busta di plastica. La somma asportata risultò pari a 114.630 euro. Il gruppo di rapinatori, dopo essersi impossessati dell'hard disk del sistema di videosorveglianza, riuscì ad allontanarsi dal luogo facendo perdere le proprie tracce. L'esame accurato dei tabulati e delle celle del comune di Trinità d'Agultu (OT) relativi al giorno della rapina consentirono a questo Nucleo Investigativo di acquisire preziosi riscontri indirizzando le indagini verso un soggetto, già indicato a livello informativo quale basista della rapina: G.S., che per lungo tempo ha abitato in Badesi (OT) e nel recente passato invece si è trasferito a Villagrande Strisaili (NU), unitamente alla coniuge, continuando però a coltivare e frequentare "preziose" conoscenze in Anglona, nella bassa valle del Coghinas e in Gallura. Avviata una accurata attività d'indagine nei suoi confronti, via via cominciarono ad emergere i primi collegamenti che hanno portato, in seguito, ad individuare una banda a composizione modulare in grado di compiere rapine come quella descritta. La validità della pista investigativa seguita e le articolate e complesse attività d'indagine poste in essere nei mesi a seguire con la direzione del pubblico ministero Dott. Angelo BECCU, hanno permesso altresì di identificare tutti i componenti e la banda autrice della rapina dell'agosto 2012 a Trinità d'Agultu .
In tal senso si è riusciti a delineare un quadro accusatorio completo, supportato da elementi di prova inconfutabili, che lo stesso G.I.P. del Tribunale di Tempio Pausania. il Dott. Marco CONTU ha pienamente condiviso. A tal punto che il magistrato ha deciso, questa mattina di emettere quattro ordinanze di misura cautelare in carcere, nei confronti delle persone indagate, tutte ristrette perché ritenute responsabili anche della tentata rapina all'Eurospin di Tempio Pausania e della rapina all'ufficio postale a Santa Maria Coghinas avvenuta il 2 agosto 2013.