OLBIA. Il progetto San Raffaele sembrava chiuso e pronto al decollo con i lavori che dovevano partire, come previsto, in questi giorni. Ora le cose sembrano ancora più complesse. A remare contro ora ci si mettono le questioni finanziarie. Banche e liquidatori, litigano sul prezzo e la Qatar Foundation è pronta a mollare tutto se non verranno trovate altre soluzioni. Il comune ha fatto il suo, espropriando le aeree, e individuando altri terreni dove poter far sorgere il nuovo polo sanitario. E se il nuovo ospedale sorgesse a Golfo Aranci? Il sindaco e consigliere regionale, Giuseppe Fasolino, ha già pronti i terreni da mettere a disposizione a Lucio Rispo e alla Qatar. Ecco la nota stampa diramata dal consigliere di Forza Italia.
«Non è possibile che l'inerzia da parte di certi attori rischi di far sfumare un progetto tanto importante per il nostro territorio e per tutta la sanità sarda. Si tratta di un'iniziativa dalle enormi ripercussioni su tutta la Sardegna, uno di quei treni che passa una sola volta. Una struttura di tale spessore è in grado di portare all'isola un grande contributo dal punto di vista sanitario e grande prestigio scientifico contribuendo a colmare il vergognoso gap della sanità sarda.»
E' quanto dichiarato dal Consigliere Regionale Giuseppe Fasolino in seguito alla conferma da parte della Qatar Fundations a voler vagliare altre opportunità per far sorgere il nuovo ospedale, viste le problematiche inerenti la struttura già edificata per l'ex San Raffaele.
«La Gallura non deve perdere questa opportunità e sono disposto - incalza Fasolino - a mettere a disposizione terreni al confine con Olbia, appartenenti al Comune di Golfo Aranci e non solo. Sembra assurdo che in un momento così particolare della nostra economia ci si permetta il lusso di rischiare di veder vanificata una tale opportunità. Le lungaggini rischiano di far disamorare gli investitori del progetto, mentre altrove non esiterebbero a riservare ponti d'oro a tale iniziativa.»
È inutile rimarcarlo, si tratta di un grande investimento in grado di portare innovazione, ricerca e sviluppo scientifico in Gallura creando un polo d'eccellenza nel sistema sanitario internazionale a due passi da casa nostra».
«All'inizio di questo percorso, quattro mesi fa – conclude il consigliere azzurro - quando eravamo impegnati a manifestare la nostra volontà e l'entusiasmo per il progetto davanti al cantiere, avevo rimarcato l'importanza di monitorare l'operazione finché non fosse definitivamente conclusa. La data del primo Marzo 2015, scadenza prefissata per l'apertura della struttura, è sempre più vicina mentre non ci sono ancora risposte certe su dove l'ospedale debba nascere. Il paradosso è che con un edificio già pronto gli investitori si vedano costretti a valutare altre alternative.»