Rigotti alla Camera di Commercio
Meridiana barricata sulle proprie posizioni

OLBIA. ll Presidente di Meridiana, Marco Rigotti, è intervenuto ieri all'incontro organizzato da Confindustria Nord Sardegna, presso la Camera di Commercio di Sassari, alla presenza dell'Assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras. Obiettivo dell'incontro è stato un esame complessivo  delle più importanti problematiche di interesse del settore industriale.

Rigotti ha sostenuto l'importanza degli ammortizzatori sociali in presenza di situazioni di crisi strutturali, dove le imprese si trovino costrette a ridurre il numero dei loro dipendenti. Queste politiche sociali servono a permettere alle persone di cercare soluzioni lavorative alternative. E' però necessario che queste forme di sostegno siano temporanee, in modo da stimolare la ricerca di occupazioni alternative e di fornire un arco di tempo certo e definito all'azienda per ristrutturarsi e ripartire.


Nel caso di Meridiana, ha spiegato, l'esistenza di un rilevante numero di persone in esubero è nota dal 2011, è stato concesso un trattamento di cassa integrazione per quattro anni pari all'80% dello stipendio, senza alcun tetto, grazie allo speciale regime vigente nel settore del trasporto aereo. L'Azienda si è inoltre impegnata ad impiegare il personale navigante con il meccanismo della cassa integrazione a rotazione, garantendo così il mantenimento delle certificazioni di volo.

In questi anni, mentre il tempo della Cassa Integrazione Straordinaria scorreva inesorabilmente, non si è raggiunto alcun accordo di revisione contrattuale (sia sul trattamento economico, sia sulle regole d'impiego del personale navigante). E' stata persa un'occasione per rendere più competitiva Meridiana fly. Alcune sigle sindacali inoltre hanno spinto i lavoratori a rifiutare l'offerta di lavoro di Air Italy, quando la compagnia controllata da Meridiana fly ha avuto necessità di assumere personale navigante. Oggi queste stesse organizzazioni sindacali – ha dichiarato Rigotti –  chiedono una proroga di due anni di Cassa integrazione. Ci si chiede a quale scopo, se non per rinviare le decisioni e affidarsi a improbabili quanto fantasiose soluzioni in grado di risolvere questa situazione. Questo attendismo porta con se il rischio di chiusura dell'Azienda e la perdita definitiva di 2500 posti di lavoro.

Il Presidente ha ricordato che l'Azienda ha chiesto di riconoscere al proprio personale un trattamento di mobilità di durata compresa tra i tre e i cinque anni, alle medesime condizioni economiche previste oggi dalla Cassa Integrazione Straordinaria, portando il periodo complessivo di sostegno sociale sino a nove anni.


Rigotti non ha mancato di fare riferimento alle profonde trasformazioni che hanno interessato il settore dell'aviazione commerciale negli ultimi quindici anni, quale causa fondamentale della situazione dell'Azienda. Meridiana – ha commentato – rappresenta una delle poche realtà storiche rimaste attive nel settore dell'aviazione commerciale europea e il suo obiettivo è quello di continuare ad operare. Il ruolo di Air Italy deve essere compreso. Si tratta infatti di una azienda controllata al 100% da Meridiana fly, che è nata nel 2005, ben 42 anni dopo la nascita di Meridiana e che ha per ragioni storiche e di mercato una competitività diversa e più adatta ad un momento storico in cui un ora di volo ha un valore percepito non più alto di 50/60 euro. 

 

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