OLBIA. Come si dice piove sempre sul bagnato. E nel quartiere Isticadeddu, a Olbia, uno dei luoghi più colpiti dall'alluvione del 18 novembre scorso la pazienza sta per finire. Il 19 agosto scorso, infatti, durante alcuni lavori di ripristino un escavatore ha tranciato i cavi dell'elettricità mandando in black out l'intera zona, ma soprattutto bruciando televisori, elettrodomestici e impianti fotovoltaici. I danni ammonterebbero a circa 50mila euro e le famiglie colpite sarebbero circa una quarantina. Molti di quegli elettrodomestici bruciati, erano nuovissimi e frutto delle donazioni nel post alluvione. C'è chi ha chiesto il risarcimento ad Enel che però, con una lettera ha scaricato la responsabilità su una ditta che operava per Abbanoa. E come al solito nel classico gioco all'italiana dello scaricabarile a farne le spese sono sempre gli utenti. A dare manforte ai cittadini danneggiati ci ha pensato il presidente del comitato di quartiere, Antioco Tilocca che ha annunciato battaglia qualora la questione non si risolva in tempi brevi. "E' assurdo che si lascino da soli i cittadini in questa situazione che dovrebbe risolvere la società erogatrice di energia elettrica.
Dovrebbe essere l'Enel a rivalersi su Abbanoa e non i cittadini che ora dovranno rivolgersi ad avvocati e legali per recuperare i danni economici subiti". Per fortuna ha dichiarato Tilocca, Altroconsumo, darà una mano con i propri legale al fine di risolvere il problema. Nel frattempo i residenti di via Bottego sono arrabbiati. C'è Paola Soddu che ha dichiarato: "Proprio quel giorno mio fratello stava imbiancando casa dopo l'alluvione ed è saltata la corrente bruciando la cappa della cucina, il frigorifero, il microonde, insomma tutto l'impianto elettrico. Oltre al danno e la beffa nel dopo alluvione per i mancati rimborsi, oggi un'altra stangata". C'è poi Salvatore Addis: "il black out elettrico ha mandato in fumo le caldaie, le autoclavi e gli elettrodomestici. Eravamo appena rientrati in quella casa da poco più di un mese. Non è possibile che l'Enel scarichi la responsabilità su Abbanoa. Noi paghiamo le bollette ad Enel non ad Abbanoa". Forse sarebbe il caso che anche la politica e gli amministratori comunali battano un colpo, passando da queste parti per trovare una soluzione all'ennesima beffa ai danni dei propri cittadini.