CONSIGLIO COMUNALE

Delibere per via libera a ex S.Raffaele
Scanu:"Ostacoli dalle banche sarde"

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di Davide Mosca

OLBIA. Un sogno lungo 27 anni. E' stato ricordato durante la seduta del consiglio comunale di oggi. E lì alla portata di mano e si chiama ex San Raffaele. Eppure nonostante tutte le carte in regola sembrano esserci, ancora, degli ostacoli, come discretamente li ha chiamati il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. Oppure come li ha chiamati, più direttamente, il deputato e consigliere comunale del partito democratico, Gian Piero Scanu: banche. Eh sì, perché se da una parte il consiglio comunale di Olbia, ha deliberato gli espropri per l'avvio dei lavori e il rinnovo della convenzione urbanistica relativa, rimane un unico grande ostacolo: la reticenza del Banco di Sardegna e di Sardaleasing ad accettare l'accordo con la Qatar Foundation per la cessione dei terreni di propria pertinenza. 


Fra l'altro -come ricordato dal presidente del consiglio Vanni Sanna- una dichiarazione di accettazione è stata già firmata il 10 di agosto, ma i due istituti bancari hanno chiesto ulteriore tempo per valutare l'offerta. C'è chi, tra i consiglieri fa riferimento alle correnti socialiste di Cabras nel Pd che il polo sanitario a Olbia proprio non lo vogliono, o addirittura ad Antonello Arru, fratello dell'assessore regionale alla sanità che, secondo quanto riferito mai avrebbe digerito il progetto. Durante l'importante consiglio di oggi era presente anche il portavoce della Qatar Foundation in Italia, Lucio Rispo, che, quasi commosso, ha dichiarato di essere orgoglioso per quello che si sta realizzando in Sardegna e in Italia, "con un progetto unico in Europa" e con una partnership importantissima con uno stato estero tra i più floridi al mondo. E secondo quanto riportato è nei piani della Qatar Foundation portare a termine i lavori, così come previsto, nel marzo del 2015. Duro l'intervento del consigliere Scanu del Pd che ha messo in guardia dagli ultimi ostacoli:


"Non vorrei rovinare la festa, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra per essere all'altezza della situazione. La Qatar ha l'immediata disponibilità l'immobile, ma non dei terreni limitrofi. Il banco di Sardegna e Sarda Leasing non hanno ancora dato una risposta.  Questa storia sembra essere più un'avventura, una leggenda, ma sono sicuro che si concluderà. Ad ogni modo questi istituti cosa pensano di fare? Le aree che erano agricola sono state trasformate in aree dedicate a servizi sanitari e ospedalieri. Perché questo consiglio non parla apertamente? Le banche non vogliono vendere? Se voi non lo vendete noi ve lo espropriamo perché questa è un'opera che vuole la Sardegna e che è fondamentale per il territorio. Non deve sorgere un casinò o una bisca, deve sorgere un ospedale e un centro di ricerca. Non sono sicuro che questo sarà l'ultimo passo, ma sono sicuro che questa volta non ci fermeranno". Sconcerto per quanto emerso durante la seduta, da parte della minoranza in consiglio, che ha chiesto alla giunta e al sindaco una maggiore trasparenza su tutti i problemi relativi al futuro della città. Il consiglio è ancora in corso.


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