Licenziamenti personale in maternità
Uil: "Provvedimenti nulli di Oltrans Service"

OLBIA. Sono giorni di fuoco per il mondo del lavoro in Gallura. Di pochi giorni fa è la notizia del personale in maternità licenziato, in seguito al passaggio di gestione dal servizio Asili Nidi d'infanzia comunale di Olbia. Da allora le polemiche non si sono placate. Da una parte la Oltrans Service che motiva il licenziamento con la presa in carico, da parte della società subentrante di tutti i lavoratori, dall'altra i sindacati che giudicano assolutamente illegali i provvedimenti di licenziamento, vista anche la mancata disponibilità della nuova società di "accollarsi le spese della maternità di quei dipendenti". Di seguito il comunicato della Uil Fpl Gallura per voce del coordinatore Francesco Testoni.



"Licenziamento del personale in maternità a seguito di passaggio di gestione del Servizio Asili Nidi d'Infanzia Comunale Comune di Olbia.

Al fine di non confondere vicende ed aspetti diametralmente opposti uno dall'altro la scrivente Organizzazione Sindacale interviene a mezzo stampa per chiarire alcuni aspetti sul licenziamento di quattro dipendenti in aspettativa per maternità.

Inutile dire che tali licenziamenti sono nulli di fatto in quanto vietati dalla legge (Dlgs 151/2001) che impediscono il licenziamento del personale in maternità e questo a difesa della particolare situazione in cui versano le lavoratrici.

L'accordo siglato ai sensi dell'art. 37 del CCNL delle Coop. Sociali, che prevede il passaggio del personale dalla Coop. Oltrans Service all'ORSA, è in linea con tutti gli accordi che sono stati siglati nel Paese. Da Predio a Lampedusa non vi è traccia di accordi diversi da questo. La legge prevede che il personale assente per maternità, malattia, infortunio o aspettativa rimane in carico alla Coop. uscente sino al termine del periodo di assenza. L'accordo garantisce l'assunzione del personale al termine del predetto periodo. E questo lo dice la legge e la giurisprudenza ormai consolidata e che appare inutile riportare o indicare essendo facile una ricerca sul più banale motore di ricerca.

Prerogative Sindacali e Tutela della maternità non vanno confuse o mescolate ed utilizzate per confondere le idee in una vicenda che ha rammaricato chi vi scrive in virtù di una comprovata azione di dialogo da sempre dimostrata. L'aspettativa sindacale si può interrompere un giorno (per permettere la firma di un contratto e la presa in servizio) e riniziare il giorno dopo. Cosa che purtroppo non può essere fatta con la maternità.

La tutela della maternità è talmente ampia che oltre al divieto di licenziare da parte del Datore di Lavoro è la lavoratrice stessa che non può licenziarsi senza che tale decisione non sia convalidata dalla DTL che prima

di farlo "interroga" la dipendente sulle motivazioni che la portano al licenziamento.

Purtroppo le lavoratrici sono utilizzate in inutili e sterili disquisizioni in materie in cui la normativa e la giurisprudenza è stata sin troppo chiara. A questo segnaliamo che oltre ad un danno squisitamente economico, segnaliamo un danno psico - fisico. Una delle nostre iscritte, alla comunicazione del licenziamento ricevuta dall'Organizzazione Sindacale e non dal suo Datore di Lavoro, ha accusato un malore che è oggetto di valutazione medica visto il suo stato di gravidanza al 9° mese che sarà oggetto di una più approfondita interessamento dei nostri Uffici Legali.

Inoltre, si ribadisce che non corrisponde al vero le voci che sarebbe stata la Uil Fpl e/o lo scrivente in via personale a consigliare il licenziamento del personale in maternità per "forzare la mano" sul passaggio di tutto il personale. E' un'altra "voce di sentina" tendente a confondere le idee o a screditare l'attività di questo o di quel rappresentante sindacale. Se avessi consigliato questo avrei perso il senso della mia attività sindacale che è svolta, ci tengo a precisare, in maniera libera e senza costrizioni, nel mio tempo libero e senza nessun beneficio personale in termini di permessi e/o rimborsi di qualunque genere.

Mi auguro che la Oltrans Service ritorni indietro alle sue decisioni ben prima che intervenga la DTL di Sassari. Aiuterebbe non poco in un dialogo intrapreso con tutte le parti in causa. La decisione intrapresa di licenziamento difformi da quanto previsto in materia di Tutela della Maternità e il tentativo di confonderle ed assimilarle a questioni di Tutele Sindacali ha bruscamente interrotto il confronto intrapreso portando all'irrigidimento delle parti su questioni che solo con accordi bonari, e non le imposizioni, si possono raggiungere".


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