OLBIA. Tempo di vacanze, tempo di furti nelle abitazioni. Proprio in questo periodo i ladri approfittano delle abitazioni vuote per potersi introdurre liberamente negli appartamenti e far razzia senza troppe complicazioni. Per far fronte al fenomeno, limitarlo e tutelare in particolar modo le persone sole e gli anziani, la polizia di stato ha lanciato una sorta di decalogo. Tra le raccomandazioni più importanti c'è proprio quella sui social network. No alla pubblicazione sulle proprie bacheche dei programmi di vacanza, specie per periodi lunghi. Perché anche se avete il profilo chiuso, le informazioni potrebbero ugualmente arrivare, in modo indiretto, a persone poco raccomandabili. Il ladro 2.0 va combattuto anche sui social network ed è per questo motivo che la polizia di stato invita ad una maggiore cautela nel pubblicare i propri spostamenti.
E poi ci sono i consigli canonici, se ci si assente per brevi periodi è preferibile lasciare qualche luce accesa o altri apparecchi come la tv, chiudere sempre la porta a chiave ed evitare di lasciare messaggi sulla porta che possano certificare che in casa non c'è nessuno. Inoltre, la polizia raccomanda di fotografare gli oggetti di valore lasciati in casa, in modo da facilitarne la ricerca in caso di furto, di sensibilizzare i vicini in modo che allertino il 113 se sentono rumori sospetti e di non accedere alla casa se al rientro si notano la porta aperta o segni di effrazione: meglio chiamare il 113 invece che correre il rischio di scatenare la reazione istintiva del ladro vistosi scoperto.
Quando, invece, ci si assenta per lunghi periodo e' preferibile non farlo sapere troppo in giro, tantomeno su Facebook, installare un dispositivo automatico che, a intervalli di tempo, accenda luci, radio e tv, e chiedere a un vicino di ritirare la posta, in modo da evitare che si accumuli nella cassetta delle lettere. Infine, la questura suggerisce di non divulgare la data del rientro Va bene chiudere con portoncino blindato, ma è meglio, dove possibile, dotarsi di un impianto d'allarme con videosorveglianza. Ma la polizia di Stato conta soprattutto sul controllo sociale per limitare il fenomeno dei furti, soprattutto ai danni delle persone sole e degli anziani, sull'attenzione dei vicini e sulla vigilanza dei familiari.