OLBIA. Due poliziotti, un ispettore capo di Olbia e un assistente capo reparto prevenzione crimine di Abbasanta, sono finiti nel registro degli indagati con l'accusa di aver svolto un'attività abusiva di vigilanza con una società gestita tramite prestanome. I due agenti sono stati sospesi dal servizio in seguito a una misura interdittiva del giudice per le indagini preliminari di Tempio Pausania. Le indagini sono partite in seguito a dei controlli disposti dalla Questura di Sassari su presunte irregolarità di alcune società della costa del nord est della Sardegna. Stando a quanto sarebbe emerso dagli accertamenti degli investigatori, i due poliziotti, abusando della divisa e in modo minaccioso e con intimidazioni, avrebbero esercitato pressioni nei confronti di chi rivendicava mancati pagamenti per i servizi prestati. L'assistente capo di Abbasanta è anche accusato di calunnia nei confronti dei colleghi della Squadra Mobile per averli accusati di aver svolto perquisizioni in modo illecito in uno dei luoghi dove esercitava abusivamente l'attività di vigilanza.