Rapporto Caritas Migrantes 2013
Stranieri in aumento a Olbia e Cagliari

di Davide Mosca

OLBIA. Ad ospitare il maggior numero di stranieri sull'isola, circa il 60 percento del totale, sono le province di Olbia e Cagliari. A dirlo l'ultimo rapporto Caritas-Migrantes che ha fotografato come ogni anno la situazione sulla presenza dei cittadini stranieri in Sardegna. Interessante il dato del rapporto residenti-occupati: su trentacinquemila presenze di stranieri, 26mila di questi lavorano e sono occupati. Nella maggior parte dei casi, chi arriva in Sardegna trova lavoro nell'assistenza per gli anziani e nei lavori domestici. Una quota parte finisce, poi, nell'agricoltura e nell'industria. A Olbia ci sono circa 9mila persone provenienti da Romania, Marocco, Senegal, Cina e Ucraina in rapporto molto di più rispetto a Cagliari dove la presenza di queste comunità è stimata intorno ai 12mila e a Sassari circa 7mila. 


Dal rapporto presentato ieri al teatro Sant'Eulalia di Cagliari dall'arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda Mons.Arrigo Miglio è emerso come in circa tredici anni la popolazione di immigrati in Sardegna sia più che triplicata: 13 anni fa rappresentavano lo 0,6% della popolazione, oggi sono il 2,2%. A fronte di un dato significativo per l'isola, rispetto al territorio nazionale la Sardegna indossa la maglia nera tra le regione posizionandosi agli ultimi posti. La Sardegna "straniera" rappresenta lo 0,8% rispetto  al totale del territorio nazionale.  La presentazione del rapporto si e'conclusa con l'intervento di Valentina Brinis che auspica un miglioramento dei diritti nei confronti degli immigrati che riguarda soprattutto la loro integrazione al lavoro. La presidente della consulta stranieri Comune Cagliari Lina Zhan ha inoltre messo l'accento sulla mancanza di comunicazione e informazione tra enti e immigrati.


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