Incidenti domestici in Gallura
Grazie alla prevenzione si sono ridotti

OLBIA. L'ambiente domestico, nell'immaginario collettivo, è considerato il luogo più sicuro per eccellenza, ma può nascondere pericoli che, se non individuati ed eliminati, possono provocare incidenti di vario tipo. Per questo motivo gli incidenti domestici rappresentano un importante problema di sanità pubblica, sia per numero delle persone che ogni anno vengono coinvolte sia per la gravità delle conseguenze; un fenomeno che ha portato la Asl di Olbia ad attivare, nell'ultimo triennio, dei progetti volti a studiare il fenomeno nella realtà gallurese e ad adottare percorsi nell'intento di individuare i correttivi da adottare nella vita di tutti i giorni. Grazie all'informazione della popolazione, nel 2012 nel territorio della Asl olbiese si è registrato una riduzione 19 punti percentuali degli accessi in pronto soccorso per incidenti domestici gravi nella fascia d'età 0-4 anni, mentre la mortalità degli over 65, legata ad incidenti domestici che si sono recati nei pronto soccorso di Olbia, è scesa del 78 per cento. "Un risultato più che soddisfacente, raggiunto grazie all'informazione e all'attenzione della popolazione: ma non bisogna abbassare la guardia. Gli incidenti domestici sono un problema di sanità pubblica, sempre attuale, da non sottovalutare, che richiede anche una collaborazione anche con i costruttori, architetti, arredatori, volta appunto a ridurre i rischi di incidente all'interno delle abitazioni", spiega Tonino Saba, direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Olbia.

L'incidente domestico coinvolge nel 70 per cento dei casi il sesso femminile, mentre le fasce d'età maggiormente a rischio sono i bambini e le persone anziane, "la parte di popolazione che trascorre più tempo all'interno delle mura domestiche, come le casalinghe e i disoccupati o i pensionati e i bambini". In particolare le persone anziane sono più vulnerabili a causa della lentezza di riflessi, dell'instabilità della postura, del deficit uditivo e della vista. I luoghi maggiormente a rischio a rischio sono la camera da letto, il bagno, gli spazi come scale e corridoi, sono i luoghi maggiormente a rischio sia nelle abitazioni che nelle comunità alloggio.

Ecco alcuni consigli utili per vivere la casa in sicurezza:
chiudere l'erogatore centrale del gas ogni sera prima di andare a dormire e quando ci si allontana per lungo tempo da casa;
eliminare i tappeti o bloccarli sul pavimento o utilizzare tappeti antiscivolo per evitare di scivolare;
controllare che i cavi elettrici non intralcino il passaggio e non siano spellati;
farsi aiutare se bisogna raggiungere le parti più alte degli arredi, così non si utilizzano sedie, sgabelli o scale;
tenere ben asciutti e non scivolosi i pavimenti;
avere un'illuminazione adeguata in tutti gli ambienti della casa e sulle scale;
dotare le vetrate interne di pellicole protettive anti frantumazione;
i gradini di strisce segna passo anti scivolo;
le porte di maniglie arrotondate che impediscano agli abiti di impigliarsi.

In particolare per le persone anziane si consiglia la riduzione delle occasioni di caduta, adottando comportamenti protettivi, come l'eliminazione dei tappeti nei diversi ambienti (soprattutto camera da letto e bagno), spogliarsi e vestirsi stando seduti, muoversi in spazi ben illuminati, potenziare la propria massa muscolare effettuando semplici esercizi quotidiani.

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