ALLUVIONE OLBIA

Domani i primi risultati sulle inchieste
Rossi a Cagliari per riferire ad Angioni

Il sostituto procuratore di Tempio ha acquisito documenti in Regione
di Davide Mosca

TEMPIO PAUSANIA. Si dovrebbero sciogliere domani le riserve sui risultati della prima parte delle indagini condotte dalla procura di Tempio sul disastro causato dall'alluvione del 18 novembre. Riccardo Rossi, sostituto procuratore, potrebbe, nelle prossime ore, fare il punto della situazione sulle tre inchieste che sono in corso. La prima fa riferimento alla morte delle tre persone che sono state inghiottite dal tratto di strada franato sulle Sp 38, a Monte Pino. La seconda inchiesta riguarda la vicenda della famiglia brasiliana, genitori e due figli che sono annegati in un seminterrato di una casa di Arzachena dove vivevano. Il terzo filone di indagine è incentrato su Olbia e la furia devastante dell'acqua che ha causato la morte di altre sei persone, danni per centinaia di milioni di euro alle abitazioni private, edifici scolastici, rete viaria e ferroviaria. Questa mattina, Rossi si è recato a Cagliari da Ettore Angioni, procuratore generale presso la Corte d'Appello al fine di aggiornarlo sugli sviluppi delle indagini. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che potrebbero essere coinvolti nomi eccellenti. Sempre in mattinata, il sostituto procuratore di Tempio, ha acquisito negli uffici della Regione, i documenti relativi agli sviluppi urbanistici di Olbia negli ultimi dieci anni. Disastro colposo e omicidio plurimo colposo sono le ipotesi dei capi d'accusa che i pm potrebbero formulare formalizzando i primi iscritti nel registro degli indagati.


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