OLBIA. "Movimenti sospetti a La Maddalena: a partire da stamattina è stato visto uno dei traghetti, normalmente utilizzati per il servizio di linea, fare la spola tra il porto di Palau e l'isola di Santo Stefano. Si potrebbe trattare di un'attività di sgombero effettuata nei depositi della base Nato per fare spazio alle armi chimiche siriane. Tutto ciò sarebbe una conferma alle nostre certezze sull'uso della Sardegna come pattumiera bellica e sul fatto che La Maddalena sia la migliore location a livello europeo in quanto a stoccaggio di armi non convenzionali". A denunciarlo è il "Comitato Gettiamo le basi" che tiene viva l'attenzione sul caso delle armi chimiche siriane che in molti temono possano fare tappa nel porto di Santo Stefano per essere poi smaltite a largo della costa libica, nel Mediterraneo. Le due navi, il cargo danese Taiko e l'Ark Futura sono in viaggio una verso l'Inghilterra e l'altra verso l'Italia, scortate da navi da guerra.
Il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci ha ribadito il suo "no" al transito delle armi chimiche siriane e lo ha fatto questa volta attraverso un tweet: "Fonti riservate danno i giorni tra il 3 e 7 febbraio per l'arrivo delle navi. Non lo consentiremo!". Nei giorni scorsi il governatore sardo aveva inviato una lettera di diffida al premier Enrico Letta. Intanto il "Comitato Gettiamo le basi" ha organizzato per domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 10, nella piazza del Carmine a Cagliari, un sit-in davanti alla Rappresentanza del Governo per chiedere verità e giustizia per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono.