OLBIA. La cannabis, usata oggi da almeno un giovane su cinque e al centro del dibattito politico per le proposte di liberalizzazione, è tutt'altro che innocua, anzi ha vasti effetti nocivi. Lo si legge nel documento "La nostra salute", nel passaggio dedicato alle droghe, pubblicato sul sito del ministero della Salute. "Spesso sono considerate droghe innocue. Ma i derivati della cannabis (marijuana e hashish) - si legge - hanno un'ampia gamma di effetti nocivi. Danneggiano l'apparato respiratorio e quello immunitario, rendendo più fragile quindi l'organismo di chi ne fa uso alle aggressioni di agenti esterni. Causano l'aumento del battito cardiaco (tachicardie) e mal di testa". Inoltre, sottolineano gli esperti del ministero, "influiscono inoltre sulla memoria e sulla capacità di concentrazione facendo venire meno la coordinazione e la prontezza dei riflessi. L'assunzione in dosi elevate può comportare l'insorgere di paranoie e manie di persecuzione. Se consumata per lunghi periodi, la cannabis può dar luogo a quella che è definita sindrome amotivazionale, un disturbo caratterizzato da distrazione, apatia, riduzione delle attività, incapacità di gestire nuovi problemi, compromissione del giudizio e delle abilità comunicative".