POST ALLUVIONE OLBIA

Olbia, riunione comitato Isticadeddu
Duro confronto tra cittadini e sindaco

di Davide Mosca

OLBIA. Ieri sera, nella scuola media di via Joyce a Olbia, il comitato di quartiere Isticadeddu ha chiamato a raccolta tutti i residenti, per discutere della delicata situazione delle famiglie che ancora oggi a distanza di un mese dall'alluvione si trovano in grande difficoltà. La riunione si è aperta con un minuto di silenzio, chiesto dal presidente del comitato Antonio Tilocca ed è proseguita con la lettura di un documento condiviso e contenente alcune proposte da presentare all'amministrazione comunale. Sono intervenuti i cittadini, la responsabile della Caritas Suor Luigia Leoni e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli.  


"Scusate per il ritardo" ha dichiarato il primo cittadino appena arrivato alla riunione, una signora dal fondo della sala gli ha risposto: "Lei non ha tre quarti d'ora di ritardo Signor sindaco, lei è in ritardo di un mese. Si doveva far vedere prima da queste parti". Da quell'affermazione è scaturito un botta e risposta tra i presenti e Giovannelli che ha tentato di spiegare punto per punto ciò che il Comune ha fatto in questo mese e ciò che avrebbe fatto per il futuro. La rabbia è ancora grande, c'è voglia di sapere in concreto quando arriveranno i soldi e si è stufi di sentire snocciolare numeri, a loro dire, senza vedere nulla di concreto. "Non ci interessano queste cose signor sindaco, ha dichiarato una signora, voi avete fatto il vostro dovere. Parlate in politichese e invece ci dovete parlare con la nostra lingua da cittadini. Noi siamo disperati". 


Il confronto è stato aspro e i presenti non hanno certo risparmiato critiche e affondi al primo cittadino e all'azione dell'amministrazione, ma Giovannelli ha saputo ascoltare ogni singola richiesta impegnandosi a trovare nel breve termine una soluzione per ogni emergenza. "Il problema - ha dichiarato il sindaco- è che non abbiamo ancora la certezza dei soldi donati a Olbia per l'alluvione. Al momento sul conto aperto dal Comune per le donazioni abbiamo un milione e trecentonovantadue mila euro. Ma dovranno arrivare i fondi raccolti dalla Croce Rossa e quelli di più di 70 associazioni che si sono impegnate per darci una mano. Quando avremo censito tutte queste risorse, allora potremo provvedere al risarcimento di tutti i cittadini secondo la graduatoria stilata dal Comune". 


Al momento le priorità dei residenti di Isticadeddu sono gli arredi, gli elettrodomestici e le autovetture: tutte cose andate perse e distrutte dalla furia dell'acqua, ma indispensabili per poter riprendere a vivere. Altro punto di discussione è stato il ripristino del ponte di via Vittorio Veneto: per i presenti andava distrutto, non risistemato "com'era prima" con il pericolo di una nuova tragedia. Giovannelli ha risposto che i primi fondi stanziati prevedevano, come disposto dalla legge, il rispristino di tutte le opere della rete viaria, andate distrutte, così come erano prima dell'alluvione: "Si è deciso di privilegiare il ritorno alla normalità della città -ha detto il primo cittadino -  poi agiremo appena arriveranno le risorse per intervenire sulla messa in sicurezza di tutte i punti critici della città". Alle risposte del sindaco, la rabbia dei cittadini si è placata, ma forse è solo rassegnazione.


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