CASO NINO CHERCHI

Cherchi trasferito in carcere a Nuchis
Olbia,colpevole di un duplice omicidio

L'uomo era stato condannato nel 2010 per l'omicidio di due uomini
di Davide Mosca

OLBIA. Solo qualche giorno fa, la cassazione aveva confermato la condanna all'ergastolo per Nino Cherchi, 72 anni di Orune ma residente a Olbia, colpevole di aver ucciso nel 2010 due uomini di nazionalità albanese e di aver ferito la moglie di una delle vittime. L'uomo stava scontando la pena dell'ergastolo, ma dal mese di febbraio dello scorso anno, per motivi di salute, il giudice gli aveva concesso gli arresti domiciliari. Cherchi era in casa quando, questa mattina, i carabinieri del reparto territoriale di Olbia hanno bussato alla sua porta per dare esecuzione dell'ordine di carcerazione stabilito dall'autorità giudiziaria. I militari lo hanno prelevato e trasportato nella struttura carceraria di Nuchis. 


I legali di Cherchi, in tutti e tre i gradi di giudizio hanno sostenuto la tesi della legittima difesa non convincendo però i giudici del tribunale di Sassari, della Corte d'Appello di Sassari e della Cassazione a Roma. Secondo la versione degli avvocati dell'uomo, quest'ultimo avrebbe agito sparando ai due suoi inquilini, perché aggredito. Cherchi è nato nel 1941 ad Orune, ha avuto una vita piuttosto turbolenta e nella sua fedina penale campeggiano numerosi reati.  A 19 anni, l'uomo è stato accusato di omicidio ed arrestato, poi assolto in Corte d'Assise, nel 1962 in Cassazione è stato condannato a nove anni per una serie di reati fra cui rapina ed estorsione; fra il 1965 ed il 1967 è stato accusato di alcuni conflitti a fuoco con le forze dell'ordine e in particolare di aver sparato ai Carabinieri di Benetutti. Più volte inquisito per reati gravissimi, anche l'omicidio di un poliziotto, e poi prosciolto, è stato condannato per reati minori, nel 1979 vennero cancellate le pene nei suoi confronti dall'allora Presidente della Repubblica Pertini.


© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione