ALLUVIONE SARDEGNA

Vertice tra procure Tempio e Nuoro
Si indaga su procedura d'emergenza

di Antonella Brianda


OLBIA. Non c'è alcun nome iscritto nel registro degli indagati della procura di Tempio Pausania. A confermarlo è stato, ancora una volta, il pubblico ministero Riccardo Rossi, al termine del vertice tenutosi questo pomeriggio nel palazzo di giustizia di Tempio, tra i magistrati dalla procura di Nuoro e quelli galluresi, titolari dell'inchiesta sull'alluvione del 18 novembre scorso. L'incontro tra il pm Rossi e Garau si è protratto per circa due ore e aveva come obiettivo quello di coordinare le due procure per evitare "doppioni" sulla tranche d'indagine che riguarda la gestione delle procedure d'emergenza messe in campo a seguito dell'allerta meteo di criticità elevata diramata dalla Protezione Civile nella giornata precedente al passaggio del ciclone sulla  Sardegna. 


Ciò che gli inquirenti voglio accertare è se le procedure previste dalle normative siano state attuate regolarmente. Intanto il lavoro della procura prosegue alla ricerca del nesso causale che potrebbe aver aggravato gli effetti delle forti piogge che hanno accompagnato la forte ondata di pioggia. Da qui la decisione di provvedere al sequestro dei canali "tombati" presenti a Olbia.


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