OLBIA. Si potrebbe quasi azzardare che il consigliere comunale di Forza Italia, Settimo Nizzi, abbia avuto una svolta "comunista". Sì perché durante il suo intervento nel corso del consiglio comunale indetto per discutere principalmente sull'emergenza alluvione a Olbia, Nizzi ha avanzato una proposta forte e chiara: " I cittadini di Olbia che non hanno subìto danni dal passaggio del ciclone Cleopatra contribuiscano una tantum con delle tasse al posto di chi ha avuto danni alle case, alle imprese e alle auto". Quella fatta da l consigliere di Forza Italia è una proposta che richiama e vuole risvegliare il senso civico degli olbiesi. "Sono consapevole del fatto che i fondi che il Governo e la Regione Sardegna ha messo a disposizione per questa emergenza non arriveranno subito, ma passeranno anni. Spero di sbagliarmi, ma abbiamo visto cos'è successo in altre zone d'Italia a seguito di drammi di questo tipo", ha continuato Nizzi.
E subito dopo non è tardato ad arrivare l'affondo esplicito e diretto al sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. Un affondo che va avanti da settimane, mesi, anzi se si guarda indietro, da anni. L'emergenza alluvione in città è solo l'ultimo argomento sul quale Settimo Nizzi attacca con veemenza il primo cittadino. "Chi aveva l'obbligo di muovere l'intera macchina amministrativa e di verificare che tutto andasse per il verso giusto - ha continuato il consigliere Nizzi - era una sola persona che ha un nome e un cognome e che attualmente fa il sindaco di Olbia. Io mi sarei vergognato di andare in televisione per dire che aveva ricevuto solo un messaggio dell'emergenza maltempo. C'è stata una cattiva gestione nella fase di allerta e di verifica e gli inquirenti dovranno stabilire se qualcuno ha omesso di fare qualcosa per arginare quanto successo". L'ex sindaco di Olbia ha poi rincarato la dose di accuse a Giovannelli: "Cosa stava aspettando a chiudere le scuole quel maledetto giorno? Ha pensato alle mamme i cui figli erano alle ore 17 ancora nella scuola di Maria Rocca quando c'era un metro d'acqua nelle case e nelle scuole. Questa è incompetenza e inegligenza ad amministrare le cose pubbliche. Continua a dire che la colpa è degli altri, della Protezione Civile, non la sua che aveva la guida della macchina comunale. Sono talmente disgustato da quanto è stato detto. Questa città non deve tenersi un minuto di più una persona inadeguata a dirigerla", ha concluso Settimo Nizzi.
Chi si aspettava uno scontro o una presa di posizione animata da parte del sindaco Giovannelli chiamato in causa dal suo consigliere comunale è rimasto deluso. Il primo cittadino, infatti, non ha ceduto alle provocazioni e ha esordito il suo intervento di replica affermando di "essere sereno". "Ci sono degli organi preposti che valuteranno le eventuali responsabilità. Non voglio mettere in rissa questo consiglio comunale perché sarebbe un insulto ai nostri concittadini che adesso meritano risposte e atti concreti. Se questo evento avrà dei responsabili questi pagheranno e risponderanno anche alle loro coscienze", ha chiarito Gianni Giovannelli.