Pd cittadino contro progetto porto
Careddu:"Chessa ne era a conoscenza"

di Davide Mosca


OLBIA. Il partito democratico cittadino, ieri mattina, in una conferenza stampa ha tenuto a precisare la sua posizione critica in merito al progetto del porto turistico di Olbia. "Prendiamo le opportune distanze dal progetto di Invitalia che definiamo obbrobrioso -ha dichiarato il segretario cittadino del Pd Angela Corda-.  L'operazione è stata calata dall'alto e nessuno ci ha mai coinvolto nonostante facciamo parte di questa maggioranza". Nelle parole del segretario c'è amarezza per come è andata la vicenda. Il vice sindaco Carlo Careddu, infatti, avrebbe tenuto all'oscuro i vertici cittadini del suo stesso partito di quello che si stava andando a profilare per il porto: Una colata di cemento alta undici metri in mezzo al mare, con opere di riempimento in mare per circa due ettari. "Questa iniziativa non è stata sottoposta al vaglio del partito, della maggioranza e della cittadinanza. E' un fatto politico negativo, da cui bisognerà trarne beneficio per il futuro. E' impensabile che certe idee vengano circoscritte ai soli addetti ai lavori. Noi, insieme alla cittadinanza, vogliamo che il progetto sia condiviso con delle linee guida per uno sviluppo compatibile e un'opera che dovrà coniugarsi con il rispetto dell'ambiente e dell'armonia della città", ha poi proseguito la Corda. 


Lo stesso Vanni Fiori presidente della commissione urbanistica del Pd ha dichiarato di aver convocato più volte, senza mai avere risposta, il vice sindaco Careddu per poter visionare le carte progettuali. L'unico contatto, ha dichiarato Fiori, è stato con Giorgio Spano del Polo per l'Italia, presidente della commissione comunale urbanistica che ha condiviso l'idea di un banchinamento leggero e di poco impatto. La Corda ha poi sintetizzato la questione parlando di un errore di merito e di metodo. Da una parte il progetto inappropriato per la città, dall'altra l'errore politico. Nel frattempo nelle scorse ore, il vice sindaco Carlo Careddu, sentitosi toccato dalla chiamata in campo del suo partito, ha risposto duramente alle critiche della segreteria. 


Careddu scarica le colpe sulla giunta che avrebbe sostenuto il progetto, sull'ex assessore al bilancio Marino Achenza e sull'attuale Ninni Chessa del Pd. Quest'ultimo, secondo Careddu, sarebbe stato a conoscenza di tutto e addirittura avrebbe collaborato con i tecnici di Invitalia per la realizzazione. Una vicenda intricata che sicuramente porterà a nuovi sviluppi politici. Nel frattempo comunque, il risultato è arrivato: il progetto sarà modificato e Olbia avrà un porto più adeguato alle sue peculiarità territoriali e storiche.


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