OLBIA. Entra nel vivo la campagna antinfluenzale nel territorio della Asl di Olbia. Negli scorsi giorni gli operatori del Servizio di Igiene pubblica dell'azienda sanitaria locale, e dalla prossima settimana anche i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera, saranno a disposizione della popolazione per la somministrazione, gratuita per alcune fasce della popolazione, del vaccino contro l'influenza. Il vaccino verrà somministrato gratuitamente ad alcune categorie più a rischio, come gli anziani e i bambini con patologie, ma anche a cittadini che svolgono particolari lavori, come gli operatori sanitari e le forze dell'ordine. Chi volesse comunque vaccinarsi contro l'influenza stagionale può recarsi negli ambulatori di Servizio Vaccinale della Asl, sparsi su tutto il territorio provinciale, oppure può recarsi dai Medici di Medicina Generale o dai Pediatri di Libera scelta che hanno aderito alla campagna antinfluenzale.
La Asl di Olbia, guidata dal direttore generale Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo Gianfranco Casu e dal direttore sanitario Maria Serena Fenu, si pone come obiettivi la riduzione del rischio individuale di contrazione della malattia al fine di ridurre il tasso di ospedalizzazione e morte dovute alle epidemie stagionali e quindi ridurre i costi sociali connessi all'influenza; inoltre, attraverso la vaccinazione, punta a ridurre l'assenteismo dal lavoro ed i rischi connessi all'attività lavorativa in quei servizi essenziali, come gli operatori sanitari. "I vaccini antinfluenzali sono sicuri come quelli degli altri anni", assicurano dal Servizio di Igiene Pubblica, i cui medici invitano la popolazione a rispondere alla campagna di vaccinazione della Asl di Olbia: "Il picco maggiore lo attendiamo nel periodo che va da metà gennaio al mese di marzo".
Sulla base delle raccomandazioni ministeriali il vaccino viene offerto gratuitamente alle seguente categorie definite a rischio: Soggetti di età pari o superiore a 65 anni; Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da: malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali, tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; epatopatie croniche; Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido
acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye; Donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
Medici e personale sanitario di assistenza il cui rischio di contrarre l'influenzaè elevato essendo a continuo contatto con soggetti ammalati;
Familiari e contatti stretti di soggetti ad alto rischio; Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, come le forze di sicurezza e i vigili del fuoco; Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero
costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come ad
esempio allevatori, addetti al trasporto di animali, macellatori e vaccinatori).