Olbia, ritrovati oggetti sacri rubati
Denunciati tre uomini per ricettazione

di Antonella Brianda


OLBIA. Quando i carabinieri si sono recati nella loro abitazione, mai si sarebbero aspettati di trovarvi gli oggetti sacri che questa estate sono stati sottratti dalle parrocchie di Monti, dalla Cappella Madonna della Pace in località Su Canale e da quella di San Giovanni Battista di Mores. Ed ecco che tre cittadini rumeni di 25, 32 e 45 anni, senza una occupazione e residenti in via Pergolesi a Olbia, ieri pomeriggio sono stati arrestati dagli uomini dell'Arma per ricettazione di oggetti sacri. I carabinieri si erano recati nella loro abitazione per contestare ai tre il fatto che da alcuni mesi si erano collegati abusivamente alla rete elettrica. Ma una volta dentro la casa e dopo aver effettuato una perquisizione, i militari hanno ritrovato, nascosti all'interno di una cassapanca nella cantina, gli oggetti in oro, argenti e bronzo. Tra questi alcuni candelieri, tre tabernacoli di cui uno in legno ed oro del primo novecento, una fonte battesimale in bronzo argentato, diversi rosari, alcuni calici in argento e ottone, due secchielli per acquasanta, diverse parti di battisteri, corone in argento, due porta ceri in argento, due in bronzo con bassorilievi, numerosi ex voto, ciondoli d'oro e argento, medaglie, oggetti vari decorativi. Molti degli oggetti composti sono stati smontati e modificati per estrarne le parti di maggior valore. Gli uomini sono stati, inoltre, denunciati anche il furto aggravato dell'energia elettrica.

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