L'INTERVISTA

Cittadinanza Attiva su Fabrizio Pinna:
"Battiamoci per il diritto alla salute"

di Antonella Brianda


OLBIA. "Se non ci si batte affinché qui, in Italia, si abbia il reale diritto alle cure mediche, allora il caso di Fabrizio rischia di diventare l'emblema del fallimento della sanità pubblica". Non ha paura ad esporsi né tanto meno a dire cose che, per molti, potrebbero essere in controtendenza. Antonella Meloni, presidente di Cittadinanza Attiva Olbia sta portando avanti una battaglia in favore del giovane Fabrizio Pinna, il ragazzo olbiese affetto da una malattia rarissima, per cui tutta la città e la Gallura, in questi mesi, per non dire anni, si sta mobilitando. "Le raccolte fondi vanno benissimo, - ha affermato Antonella Meloni - sono la dimostrazione che c'è ancora tantissima solidarietà tra la nostra gente, che i sentimenti e i valori esistono, ma non può e non deve essere la generosità delle persone a sopperire ad una carenza dello Stato. Il nostro è un Paese con uno stato di diritto ed è per questo che Cittadinanza Attiva vuole, prima di tutto, far valere il diritto di Fabrizio e di sua madre Alessia a sapere cos'ha e a poter ricevere le cure in Italia". La storia del piccolo Fabrizio in città è, purtroppo, ormai nota a tutti. Nato perfettamente sano, all'età di sei anni Fabrizio inizia a stare male e si scoprirà, solo qualche anno più avanti che è afflitto da una malattia rara. 


Dopo un pellegrinare tra ospedali e centri specializzati in giro per l'Italia, a settembre Fabrizio viene accettato presso il centro NIH, National Human Genoma Reascarch Istitute, Bethesda nel Maryland. In Italia non esiste una struttura specializzata capace di curare la patologia di Fabrizio e delle altre persone malate come lui. "Quello che noi chiediamo è: perché, visto che da noi non ci sono i centri e questo non è un problema del cittadino, la sanità non copre le spese per le cure, seppur all'estero, di Fabrizio?", ci dice la presidente di Cittadinanza Attiva che prosegue:"Non è pensabile che per ogni caso di malattia rara che esiste in Italia sia sempre e solo la generosità dei conoscenti ad aiutare queste persone e le loro famiglie. Quello che noi stiamo portando avanti è una battaglia per veder riconosciuto a tutti un diritto sacrosanto che è quello alla salute, qui, in Italia".


Per fare questo viaggio fino in America, Fabrizio e la sua mamma dovranno affrontare delle spese notevoli ed è per questo che in tanti si sono mossi per raccogliere fondi. Mentre a Golfo Aranci il ricavato di questo fine settimana di visite al MuMArt verrà devoluto per Fabrizio e a Olbia durante la 31esima pedalata ecologica si stanno vendendo delle magliette il cui ricavato andrà in parte al giovane olbiese, Cittadinanza Attiva vuole di più. Vuole far valere il diritto di tutti, perché, come ci dice Antonella Meloni:"Oggi è Fabrizio, domani sarà un'altra persona, purtroppo, e noi vogliamo che tutti possano curarsi in Italia. Concentriamoci verso la ricerca di una diagnosi". 

 

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