OLBIA. C'erano tutti, ieri mattina nella sala Lodovici dell'aeroporto di Olbia Costa Smeralda: il direttore aeroportuale Marco Di Giugno, i rappresentanti degli operatori aeroportuali tra cui Geasar, Enav, i vettori aerei, gli esercenti delle attività commerciali, la società che assicura il servizio degli autobus di linea, gli autonoleggiatori, i tassisti, i noleggio con conducenti e le forze dell'ordine. Si sono riuniti, per la prima volta, per presentare il bilancio a consuntivo del periodo di maggiore traffico dell'anno nello scalo gallurese e per intervenire preventivamente sulle possibili criticità che si sono verificate o che potrebbero verificarsi. Ad eccezione dei due episodi che hanno portato alla chiusura per alcune ore dello scalo di Olbia, durante il periodo estivo appena trascorso il dato principale emerso dal bilancio conferma il trend di crescita del traffico aereo, dovuta al calo del traffico marittimo ed a congiunture internazionali che hanno consentito di intercettare flussi turistici destinati normalmente ad altre mete, come per esempio l'Egitto e la Tunisia. Nel mese di luglio si è registrato un aumento del 6,4 per cento del traffico passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2012.
Sempre in positivo i numeri del mese di agosto che hanno fatto registrare allo scalo gallurese un 8,7 per cento di aumento. Dall'analisi dei ritardi verificatesi sullo scalo è emerso che la maggior parte è dovuta a problemi causati alla congestione dei voli in alcuni momenti della giornata che ha comportato il sovrapporsi di numerosi voli in arrivo ed in partenza in pochi minuti. L'incontro è servito inoltre a sottolineare le problematiche legate alla circolazione stradale all'ingresso dell'aerostazione. Durante tutto il periodo estivo, infatti, era la normalità vedere una lunga fila di macchine in corrispondenza delle aree degli arrivi e delle partenze degli aeromobili. Nella maggior parte dei casi l'ingorgo è stato creato dal mancato rispetto delle norme della strada.