Traffico illegale di tartarughe terrestri
Liberati stamane a Olbia 5 esemplari

di Antonella Brianda


OLBIA. Dopo tre anni di indagini, partite a seguito del ritrovamento nell'aeroporto di Alghero di due pacchi con all'interno tredici testuggini terresti, 211 esemplare di questa specie sono stati rimessi in libertà e 26 persone sono state iscritte nel registro degli indagati per traffico illegale di animali. Questa mattina, nelle campagne di Pedres a Olbia, sono stati liberati gli ultimi cinque esemplari di Testudo Marginata, trovati lo scorso aprile a Bologna, all'interno di un deposito di un corriere, chiusi dentro delle scatole senza neanche le prese d'aria. Le persone coinvolte nella vendita si occupavano di reperire l'animale e di spedirlo dalla Sardegna a diverse regioni della penisola. La complessa indagine sul traffico illegale, condotta dagli uomini del corpo forestale di Tempio Pausania, in collaborazione con i colleghi di Bologna, ha portato a 62 perquisizioni nell'isola, in Veneto, nel Lazio e in Sicilia. I rangers del corpo forestale di Tempio, guidati da Giancarlo Muntoni e Daniele Badino, ispettore del Cites di Bologna, sono riusciti a scoprire e sgominare il giro di vendite. Ogni esemplare fruttava ai trafficanti almeno 500 euro, ma le cifre potevano salire. Un esemplare raro di tartaruga albina è stata venduta per diecimila euro. L'inchiesta ha portato alla luce anche un altro tipo di traffico, quello effettuato da semplici turisti e vacanzieri nell'isola che, probabilmente con l'obiettivo di ripagarsi le spese per il soggiorno in terra sarda, hanno pensato bene di catturare e rivendere, una volta tornati a casa, alcuni esemplari di testuggine trovati in libertà. 

 

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