OLBIA. "Meridiana, 50 anni di storia: ieri precari, oggi cassa integrati, domani licenziati". La scritta fa da sfondo alla riunione convocata per questa mattina nella sala Lodovici dell'Aeroporto Olbia Costa Smeralda, al termine della manifestazione di protesta dei dipendenti Meridiana. Presenti all'incontro il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, il deputato Gian Piero Scanu e il consigliere comunale, nonché dipendente Meridiana, Mirko Varchetta.
Il clima teso e preoccupato per le sorti di 1350 dipendenti della compagnia di proprietà del principe Aga Khan, ha fatto emergere tutti i problemi che da tempo attanagliano l'azienda e che si ripercuotono negativamente sul futuro dei suo lavoratori. Primo fra tutti, il fatto che la compagnia è stata fatta confluire all'interno dell'Air italy. Gli organizzatori della protesta ci tengono a sottolineare che quello di stamane è solo "il primo step di una protesta che continuerà. E' il primo sassolino che lanciamo in un mare in tempesta. Vi invitiamo a tenere le antenne dritte perché continueremo finché non si troverà una soluzione. L'oggetto delle nostre richieste è uno solo, il lavoro. Non chiediamo che vengano licenziati i colleghi di Air Italy, ma chiediamo lavoro e regole giuste per tutti", ha esordito così uno dei rappresentanti dei dipendenti Meridiana.
In una sala gremita di personale di volo non solo di stanza a Olbia, ma anche nelle altre basi Meridiana nel resto della penisola, ha preso la parola il sindaco, Gianni Giovannelli: " Qualche giorno fa ho ottenuto un'incontro con l'amministratore delegato Meridiana, Scaramella. Durante l'incontro ho evidenziato tutte le preoccupazioni sia per il territorio olbiese che per tutta la regione. Meridiana è fortemente legata a Olbia e accontentarsi della cassa integrazione è una follia, perché il 2015 è dietro l'angolo e la cassa integrazione a breve finirà. Per questo motivo la mobilitazione è essenziale. L'amministrazione comunale ha intenzione di promuovere un tavolo d'incontro e di trattativa per risolvere la questione e in questo un ruolo importante lo dovranno giocare i sindacati e gli stessi lavoratori con i quali bisognerà trovare una strada e una via d'uscita. E' ovvio - ha proseguito il primo cittadino - che l'ipotesi di continuità territoriale che ci è stata prospettata non va incontro agli interessi dell'azienda Meridiana. Con Scaramella abbiamo promosso il primo incontro a Cagliari con Cappellacci a breve, per chiarire i punti essenziali", ha concluso Giovannelli.
Decisivo e forte l'intervento del deputato Gian Piero Scanu che ha affermato: " Mi pare che alla base di tutto ci sia una grande carenza complessiva della classe dirigente. Questa eutanasia di Meridiana parte da molto lontano, perché se la classe politica si fosse mossa prima, sono convinto che Meridiana oggi non sarebbe in queste condizioni. Ora è necessario un impegno forte da parte dell'amministrazione regionale che, invece, sta concentrando tutto verso il sud della Sardegna a discapito del nord e della Gallura. E' prima di tutto del lavoro che ci dobbiamo occupare. Qui non ci vuole l'omeopatia, probabilmente neanche la medicina, ci vuole la chirurgia per risolvere questa situazione". Scanu ha concluso il suo intervento facendo un annuncio:" Possiamo presentare alla Camera un'interrogazione e provare a far venire, prossimamente, il Presidente della Commissione Trasporti della Camera, magari nell'incontro in Comune, nell'ambito di questa task force che faremo. Dobbiamo battere forte su questa situazione di impunità. Non si tratta di fare la guerra tra poveri con Olbia che fa la lotta a Cagliari e Alghero, ma vogliamo che venga garantita la legalità".