VILLANOVA MONTELEONE. Sarà una tre giorni coinvolgente e suggestiva con proiezioni, incontri e dibattiti con registi, scrittori e giornalisti. Tutto in una cornice singolare come il centro storico di Villanova. È grande l'attesa per la prima edizione del "Premio Villanova Monteleone - Festival del documentario", il concorso nazionale che dal 22 al 24 agosto accoglierà le migliori opere documentaristiche provenienti da tutta Italia per la gioia di appassionati e curiosi.
Ed è già un successo inaspettato. Sono oltre 100 i filmati pervenuti. Tra questi, i 25 più meritevoli saranno proiettati liberamente al pubblico, animando le vie e gli slarghi più caratteristici del paese e le affascinanti sale de "su Palatu". Una giuria di esperti decreterà il vincitore. Tra i lavori a tema trovano spazio una profonda riflessione sulla libertà di stampa e un reportage sulla vita nella striscia di Gaza e sui concerti improvvisati davanti ai checkpoint israeliani. "Le nostre storie ci guardano" di Sergio Naitza sarà invece il protagonista fuori concorso dei documentari sulla Sardegna, ben descrivendo il cortocircuito fra tradizione e modernità nell'Isola a cavallo tra gli anni cinquanta e settanta. Il Premio nasce grazie a una partnership d'eccezione tra il Comune di Villanova e il Cineclub Sassari Fedic, come sezione riservata al documentario dell'ormai avviatissimo Sardinia film festival.
«L'iniziativa è stata finanziata dalla Regione Sardegna con il Progetto Pilota per la valorizzazione turistica del territorio - spiega con viva soddisfazione il sindaco Quirico Meloni -. La nostra cittadina con i suoi incantevoli scenari, naturalistici e architettonici che ben si prestano a essere raccontati per immagini, può davvero rappresentare un punto di riferimento importante per un concorso interamente riservato ai documentari». Villanova Monteleone, quest'isola in miniatura che dal litorale di Poglina a Monte Minerva abbraccia al contempo il mare e la montagna, conferma così una lunga tradizione nella promozione della cultura di ogni genere, essendo stata negli anni teatro di mostre fotografiche, presentazioni di libri e concorsi letterari nell'indimenticabile ricordo del grande poeta locale Remundu Piras.