Bimba olbiese ingerisce 20 centesimi
Da Olbia a Cagliari per essere operata

di Davide Mosca


OLBIA. Una monetina ingerita per sbaglio poteva costare la vita a una bambina di quattro anni di Olbia. Dopo aver girato due ospedali, da nord a sud dell'isola, la piccola è stata trasportata all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari ed è stata operata. Ora le sue condizioni sono buone. 

La bimba, una volta arrivata all'ospedale Giovanni Paolo II, della città gallurese, è stata trasferita d'urgenza prima a Nuoro, dove è stata portata con un'ambulanza e poi a Cagliari in elicottero al Santissima Trinità. Qui i medici l'hanno operata d'urgenza e le hanno estratto dall'esofago una moneta da venti centesimi ingoiata inavvertitamente. Un'odissea che ha dell'inspiegabile. Rifiutata da ben tre ospedali del centro nord Sardegna: prima a Olbia, poi a Sassari (in seguito a una telefonata del centro ospedaliero gallurese) e infine anche Nuoro non ha potuto accogliere la piccola paziente. Forse perché nessuna delle strutture era in grado di eseguire un'operazione che però, a detta degli specialisti, è abbastanza semplice o magari perché non si disponeva delle attrezzature necessarie per operare. 


I genitori, olbiese lui, originaria della Polonia lei, si sono presi un bello spavento, soprattutto vedendo le precarie condizioni della figlia, i "no" degli ospedali e le ore che passavano interminabili senza un intervento immediato. L'operazione, secondo i medici del Santissima Trinità di Cagliari che sono poi intervenuti, non è stata particolarmente complicata. E' stata necessaria l'anestesia generale e attraverso l'intervento in endescopia è stato possibile estrarre la monetina. La bambina ora sta bene e dopo due giorni ha potuto far rientro a casa con i suoi genitori che ancora non hanno smaltito il grande spavento. Rimangono le polemiche sui motivi del rifiuto ad intervenire di ben tre ospedali e un viaggio da nord a sud dell'isola che poteva costare caro alla piccola in condizioni estremamente complicate.


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