Olbia, protesta dipendenti Abbanoa
"La situazione è al tracollo"

di Antonella Brianda


OLBIA. "Il sit-in di Olbia sarà solo il primo di una lunga serie di manifestazioni di protesta che porteremo avanti da qui fino al 25 luglio. Per questa data, infatti, abbiamo indetto uno sciopero a livello regionale di tutti i dipendenti di Abbanoa". A dirlo sono stati i lavoratori dell'azienda, preoccupati per il loro futuro che ieri sera, a partire dalle 18, per un paio d'ore, hanno presidiato l'ingresso dell'area arrivi dell'aeroporto di Olbia Costa Smeralda. Striscioni, bandiere, facce stanche e amareggiate hanno accolto i turisti in arrivo in Gallura. La protesta pacifica di un centinaio di dipendenti del gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna, aveva lo scopo di mettere in evidenza quella che è la situazione all'interna dell'azienda. "E' da troppo tempo che la Politica fa finta di impegnarsi ma poi se ne lava le mani. Abbanoa è stato un fallimento totale, da otto anni a questa parte ha solo avuto perdite e ora a piangerne sono i suoi dipendenti e anche tutti i cittadini che non ricevono un servizio adeguato", ha detto la signora Giulia Manca, dipendete Abbanoa a Nuoro e agguerrita manifestante.


"Noi non stiamo manifestando per lo stipendio di un mese che non arriva, siamo qui perché vogliamo risposte sul futuro dell'azienda e quindi sul nostro futuro", ha ribadito a più riprese la donna. Dal mese di giugno, questi lavoratori non percepiscono lo stipendio così come non hanno ricevuto la quattordicesima. La protesta non parte dalla questione puramente economica. Questi uomini e donne facendo sentire la loro voce perché nessuno, a detta loro, "si fa carico delle istanze dei dipendenti Abbanoa".  Si sente tanto parlare, infatti, dei disservizi dell'azienda, ma raramente si affronta la problematica inerente alla situazione drammatica delle centinaia di dipendenti dell'ente. Ieri, la maggior parte dei manifestanti sono arrivati da Nuoro. Hanno fatto chilometri e chilometri per portare, anche in Gallura, la loro voce e hanno detto di non volersi fermare. Oggi i manifestanti hanno in programma di presidiare il palazzo del Comune di Nuoro. Per il 26 luglio, giorno immediatamente successivo allo sciopero, i dipendenti di Abbanoa contano di essere presenti all'assemblea degli azionisti che si terrà a Cagliari


A sostenere la protesta c'è anche la Filctem- Cgil con il segretario provinciale di Nuoro, Sergio Zara. " Il problema di Abbanoa ha origini antiche.L'ente andava sempre in perdita fin dalla sua nascita e la Regione doveva coprire i buchi del bilancio. Ma questo non è stato fatto - ha spiegato Zara - e quindi Abbanoa si è dovuta rivolgere alla banche con le quali ora è fortemente indebitata. Oggi il debito ammonta a 800 milioni di euro, mentre l'azienda vanta 400 milioni di crediti, di cui una parte dovrebbero arrivare dalla Regione e un'altra parte da enti pubblici, tra i quali la Asl. Parte di questi crediti sono inesigibili. La situazione è veramente al tracollo. E' per questo che c'è bisogno di un intervento immediato. Si sta rischiando di non riuscire ad erogare il servizio agli utenti. I lavoratori vorrebbe poter dare un servizio qualificato e puntuale, ma non sono messi nella condizione di farlo. Oggi sono venuti qui a manifestare dopo aver svolto normalmente il lavoro", ha concluso il segretario provinciale di Nuoro della Filctem- Cgil. 

 

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