Protesta dei Vigili del Fuoco di Olbia
"Vogliamo il distaccamento portuale"

di Antonella Brianda


OLBIA. Si sono riuniti questa mattina davanti al rudere che avrebbe dovuto ospitare il distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco di Olbia e che invece, non è stato mai completato. Sono i coordinatori sindacali della FP Cgil Gallura e della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl dei Vigili del Fuoco, rispettivamente Marcello Nesti e Angelo Sechi. Da tempo, si battono affinché venga istituito un distaccamento portuale dei Vigili anche a Olbia. Il porto della città, infatti, è il quarto in Italia per transito di passeggeri e di merci e, secondo i rappresentanti sindacali, "necessita di una base stabile dalla quale poter operare in caso di incidenti sulle navi". L'ultimo fatto di cronaca verificatosi il 19 giugno scorso, quando un incendio nella sala macchine del Cargo Moby "Massimo M." rese necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco di Olbia per diverse ore, ha riportato il problema alla ribalta. Durante questo intervento, tutte le unità dei vigili olbiesi erano impegnate al porto, lasciando scoperta, o quasi, la centrale operativa. 


"Quel giorno, per fortuna, non tirava vento e non c'è stato bisogno del nostro intervento in altre zone della città, ma se così fosse stato, gli uomini a disposizione sarebbero stati veramente insufficienti per fronteggiare più emergenze. Questo perché il porto industriale di Olbia non dispone di un distaccamento di Vigili del Fuoco, cosa inaudita se si pensa agli altri porti del resto d'Italia", ha dichiarato Gian Piero Budroni, vigile del fuoco e veterano nella lotta per l'istituzione del distaccamento portuale a Olbia. Budroni si batte da vent'anni perché quelle che sono le normali regole di sicurezza nei porti vengano rispettate. "Abbiamo deciso di protestare perché in questi giorni, nella sede del Dipartimento dei Vigili del Fuoco a Roma, si parlerà del riordino del soccorso su tutto il territorio italiano e si deciderà pure sul futuro del distaccamento presso il porto di Olbia", ha proseguito Gian Piero Budroni. Nel porto industriale sono attivi diversi rimorchiatori della compagnia di navigazione di proprietà di Vincenzo Onorato, ma, sostengono i Vigili, "questi non dispongono di tutte le attrezzature necessarie in caso di incendi a bordo delle imbarcazioni e non possono intervenire in situazioni d'emergenza perché fungono da supporto e ausilio per le attività che sono di competenza esclusiva dei Vigili del Fuoco". Gli stessi Vigili del Fuoco oggi rivendicano, a gran voce, la necessità di completare quest'opera incompiuta e garantire così maggiore sicurezza ai diportisti non solo di Olbia, ma di tutto il nord est della Sardegna.


"E' una situazione nata nel lontano 1994 e ancora oggi siamo senza ciò che più volte ci è stato promesso. Stiamo protestando perché questo è un problema di sicurezza, non perché ci hanno tolto un giocattolo", ha dichiarato Marcello Nesti della Cgil. "Vorrei sapere se le grandi compagnie di navigazione sono a conoscenza del fatto che la sicurezza nei porti è garantita dai Vigili del Fuoco che però a Olbia non hanno un distaccamento sul posto", ha detto Angelo Sechi della Cisl. I lavori per la creazione dell'edificio che avrebbe dovuto ospitare i Vigili del Fuoco di stanza nel porto, avevano preso il via il 4 novembre del 2009 e avrebbero dovuto essere completati entro 455 giorni. Ma dopo aver gettato le fondamenta della struttura, gli operai della ditta appaltatrice dei lavori, si sono fermati. "Quello che noi chiediamo è che l'Amministrazione comunale di Olbia, la Provincia Olbia-Tempio e gli organi regionali, si muovano affinché venga al più presto istituito un distaccamento. Siamo a conoscenza del fatto che esiste un decreto che lo istituisce. Il nostro timore è quello che, a causa del taglio della spesa pubblica, a farne le spese sia proprio Olbia", hanno concluso i coordinatori sindacali di Cgil e Cisl.

  

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