OLBIA. La stessa scena si ripete ogni primo giorno del mese. Una fila lunghissima di pensionati si accalca all'interno degli uffici postali della città. Sono tutti in attesa di ritirare quei soldi che, in molti casi, non riusciranno a coprire neanche le spese di tutto il mese. Sono per lo più anziani soli e pieni di acciacchi. Alcuni vengono accompagnati sotto braccio da qualche parente, molti sono in fila da prima che l'ufficio aprisse. Di quei soldi loro ne hanno proprio bisogno. Passare una mattinata dentro la sede delle Poste Italiane a Olbia ti mette davanti ad una realtà che da fuori, lungo le vie piene di negozi del centro storico, sembra non appartenere alla città. Eppure, quando senti le storie di queste persone, ti rendi conto che la realtà cittadina è un'altra e non è fatta solo di spettacoli ed eventi. C'è una parte, anche consistente, di olbiesi che fatica a superare la terza settimana del mese.
In molti, con passo incerto, escono dall'Ufficio Postale e vanno direttamente a fare la spesa. Ieri a Olbia, nella piazza antistante le Poste, c'era il consueto mercatino della Coldiretti. Con i soldi della pensione appena ritirati, gli anziani hanno comprato quei pochi prodotti che durante il resto del mese faticano ad acquistare. Alle bancarelle dei fiori ci si avvicina, ma solo per riempirsi gli occhi dei colori delle piante, poi si va andanti, perché anche spendere cinque euro per un geranio, per queste persone può voler dire concedersi un lusso troppo grande. "Si tira avanti, però quello che prendiamo come pensione non ci basta, è troppo poco", ci dice un pensionato che alla domanda se comprerà qualcosa al mercatino, risponde risoluto: "No, assolutamente, io risparmio su tutto e mi faccio l'orto in cortile, così non spendo". Ognuno combatte la crisi come può, stando attenti anche alla spesa dell'acquisto del pane. "Ho ritirato adesso la pensione e sono venuta a comprare solo il pane, e come vede ho speso 3 euro e 50. Per me che prendo la pensione minima di 250 euro, sono tanti. Non me lo posso comprare ogni giorno, me lo faccio durare due o tre giorni", dice un'altra signora.
Per Giovanna Zirattu, dell'azienda agricola "Elix Mediterranea" di Ossi, proprietaria di un banco di frutta e verdura che espone in piazza Mercato, la crisi si sente, eccome, e ha colpito in maniera più forte ed evidente gli anziani. Lei che da venti anni gira i mercati nel nord Sardegna, sa bene come sono cambiate le abitudini di acquisto della gente e ci dice che: "Se prima facevano da noi una spesa mediamente di 25 euro, ora difficilmente arrivano a 10 euro". Un'altra commerciante di un banco di verdura ci dice che "la situazione è scoraggiante. Basti pensare - continua la venditrice - che per riuscire a vendere, abbiamo dovuto mettere le zucchine e i cetrioli a un euro, ma la gente fatica ancora ad acquistare e si lamenta che i soldi non bastano".