Prevenzione incendi in Gallura
Parla Giancarlo Muntoni

di Antonella Brianda


OLBIA. "L'attività di prevenzione è fondamentale per far sì che non si ripetano episodi come quelli dell'anno scorso a Olbia. Memorabile è stata la giornata del 31 luglio della scorsa stagione estiva, quando in città scoppiarono ben tre incendi che ci costrinsero ad impiegare trentatré ore di volo con quattro canadair". Ha commentato così Giancarlo Muntoni, direttore dell'Ispettorato forestale di Tempio Pausania, durante la conferenza di presentazione della campagna antincendi 2013 a Olbia. Muntoni è intervenuto per sottolineare, ancora una volta, l'importanza della prevenzione dei roghi. Gli incendi dell'anno scorso, divampati quasi in contemporanea, nelle località di San Vittore, Isticadeddu e nella zona dell'aeroporto, hanno lasciato una grossa cicatrice sia sul territorio di Olbia che nella memoria di chi si è impegnato per spegnerli. In quell'occasione il fuoco fu fronteggiato a fatica anche perché le fiamme trovarono terreni pieni di sterpaglie. 


"L'incendio di pochi giorni fa che ha colpito la zona di Cala Moresca e Capo Figari, a Golfo Aranci, - ha continuato il direttore Muntoni -  dev'essere un monito per tutti. Una parte di quei territori incontaminati, ricchi di fauna autoctona e di specie protette, sono andati distrutti. Bisogna fare in modo che tutto ciò non accada più. Io e i miei uomini del Corpo Forestale eravamo presenti a Golfo Aranci, ma mi è stato impossibile dare l'ordine di operare da terra. Il fuoco era di una portata e pericolosità così elevata che si poteva contrastare solo con i mezzi aerei". A tal proposito Muntoni ha spiegato che, in condizioni normali, "i due canadair di cui dispone Olbia, potrebbero bastare per fronteggiare gli incendi della Gallura. Dal 7 luglio, inoltre, sulla base del Limbara, arriverà un secondo elicottero. Purtroppo, - ha continuato Muntoni - se le condizioni meteo sono critiche, questi mezzi aerei potrebbero non bastare". 


Il direttore dell'Ispettorato forestale di Tempio Pausania ha concluso il suo intervento facendo un appello ai genitori di alcuni ragazzi che vivono in via Cina, a Olbia. Da diversi anni, infatti, nella zona che va dall'Istituto scolastico superiore Ipia fino al nuovo ospedale della città, vengono appiccati regolarmente dei roghi. "Da tempo sospettiamo che gli artefici degli incendi siamo dei minorenni che vivono nella zona. Chiediamo che i genitori parlino con i loro figli e spieghino che appiccare fuochi costituisce un reato e che, oltre a rischiare il carcere, potrebbero anche rimetterci la vita", ha concluso Muntoni. 


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