Roma, 6 mar. (Adnkronos Salute) - Bambini sotto la lente d'ingrandimento per intercettare le spie della dislessia e combatterla. Proprio in un'ottica di prevenzione, l'Irccs Medea – La Nostra Famiglia ha avviato il progetto 'Communication Disorders: reducing health inequalities', approvato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute. Si tratta di uno studio longitudinale sulla popolazione della scuola dell'infanzia in Lombardia e Friuli Venezia Giulia, nelle province e nei comuni di Lecco e Udine. Attraverso strumenti di screening scientificamente già validati e adattati al contesto linguistico italiano - spiega una nota dell'Irccs - verranno individuati i bambini a rischio di sviluppare disturbi del linguaggio e future forme di dislessia. Verrà reclutato un campione di 1.000 bambini di 36 mesi che frequenteranno la scuola dell'infanzia, al quale verrà sottoposto il test di screening Language Development Survey, una chek-list somministrata direttamente ai genitori e recentemente presentata in congressi internazionali come il più aggiornato strumento per l'individuazione precoce dei bambini a rischio di disturbo specifico del linguaggio. La chek-list è stata opportunamente adattata e tarata per la popolazione italiana dai ricercatori dell'Irccs Medea, in collaborazione con l'università Sapienza di Roma. Una parte dei soggetti positivi allo screening seguirà un potenziamento linguistico specifico durante la normale attività educativo-didattica che verrà svolta nella scuola dell'infanzia; per questo gli insegnanti verranno formati ad hoc. Tutti i bambini verranno rivalutati al termine del progetto così da evidenziare la predittività del test su un campione italiano e l'efficacia degli interventi di potenziamento: i soggetti ancora positivi verranno inviati ai servizi di riabilitazione infantile per la presa in carico riabilitativa. "Coinvolgeremo scuola e famiglia - afferma Massimo Molteni, responsabile del progetto e primario dell'unità operativa di Psicopatologia all'Irccs Medea – per sperimentare una modalità di risposta assistenziale innovativa e in grado di ridurre i costi del sistema, conseguenza di una diagnosi tardiva".