Giustizia: Orlando, 'da governo colossale mistificazione per crearsi alibi'

politica
AdnKronos
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Salvini tende a delegittimare la magistratura su alcuni temi con evidenti contraddizioni, perché lo fa sulla base dell'applicazione di una legge che ha scritto lui, quindi questo mi pare un capitolo a sé. C'è poi invece un altro filone, che è quello che tende a delegittimare la magistratura rispetto a inchieste che potrebbero colpire, eventualmente, gli esponenti del governo". Lo dice il deputato Pd, già Ministro della Giustizia, Andrea Orlando in una intervista a Fanpage."Su questo penso che ci sia una colossale mistificazione, non solo perché la magistratura ha indagato esponenti di tutti i governi. Vorrei ricordare che Conte e Speranza sono stati sottoposti a un procedimento che considero assolutamente ingiusto e privo di fondamento, ma nessuno ha mai gridato al complotto della magistratura. Il governo Draghi, con imputazione coatta, è stato sottoposto a un rinvio a giudizio che poi non si è concretizzato per evidente infondatezza, perché un gip di Trieste aveva accolto l'istanza di un cittadino sui provvedimenti sul Green pass. Nessuno ha parlato di opposizione giudiziaria. Abbiamo rispettato quello che la magistratura faceva e le sue pronunce". "Semmai bisognerebbe guardare al grande rispetto e al riguardo con il quale si è mossa la magistratura nei confronti del governo - spiega Orlando - la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione rispetto alla vicenda Delmastro-Donzelli, la Procura di Milano ha sequestrato il telefono al figlio del presidente La Russa, ma quando si è accorta che era del padre ha preso la Sim e l'ha restituito, la vicenda delle traversie fallimentari della ministra Santanché è emersa soltanto dopo la sua nomina di governo, ma la vicenda era risalente. Ci sono tanti episodi nei quali la magistratura si è mossa con molto meno tatto. Questo tipo di denuncia non ha fondamento e soprattutto dà più l'idea della precostituzione di un alibi, se dovessero arrivare altri problemi. Di questo metodo è stato protagonista anche il senatore Gasparri, il quale, siccome sapeva era in corso un'inchiesta giornalistica, ha cominciato a dire che Report lo stava perseguitando. Poi abbiamo visto che di persecuzione non si trattava. Se si utilizza questo atteggiamento da posizioni particolarmente importanti, come quella del ministro della Difesa - aggiunge l'esponente dem - si destruttura un pezzo delle istituzioni. È pericoloso per tutti, non soltanto per la magistratura, perché toglie legittimità a una funzione essenziale come quella di chi è chiamato a giudicare i cittadini".

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