Ddl concorrenza: +Europa, 'da governo nessuna liberalizzazione'

politica
AdnKronos
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - “Chiedere al Governo Meloni di scrivere un disegno di legge sulla concorrenza, misura necessaria per l’attuazione del PNRR, è come chiedere a un bambino di mangiare la verdura perchè fa bene, ne ingoierà poca e, se non visto, nasconderà il resto. Tra l’altro la legge annuale per la concorrenza precedente, Draghi, è ancora lettera morta non essendo ancora stati promulgati i decreti attuativi che potrebbero stravolgerne – e ne stravolegranno - l’efficacia, su vere liberalizzazioni a partire dal settore chiave dei servizi pubblici locali, storica mangiatoia di destra e sinistra segnata da 20 anni di affidamenti senza gara”. Lo afferma Valerio Federico di +Europa. “I provvedimenti vengono, un volta di più, da direttive europee: da nuove funzioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato a gare per le concessioni di posteggio su aree pubbliche per il commercio al dettaglio, peccato che quest’ultimo obbligo sarà valido solo per le nuove concessioni avendo previsto, i nostri eroi, un rinnovo in via eccezionale per altri 12 anni per i possessori attuali. Dopo aver chiuso all’Italia, preventivamente, il mercato della carne coltivata, essersi opposti strenuamente, con gli amici balneari alle gare per la gestione delle spiagge, con gli amici tassisti alla liberalizzazione del settore, l’inutile disegno di legge della destra italiana nulla prevede sulle vere liberalizzazioni utili al Paese, alla riduzione quindi dei prezzi per i cittadini, alla crescita della qualità di servizi e prodotti, a una spinta alla produttività del lavoro, unica via per la crescita di occupazione e salari”, conclude.

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