**Pd: 'direzione' Schlein su Pnrr e europee, segretaria apre sfida**

politica
AdnKronos
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - "Tra un anno ci saranno le europee. Sarà una sfida epocale". Elly Schlein apre la sua prima Direzione da segretaria con una relazione asciutta ma che fissa le priorità dem e mette subito sul tavolo l'appuntamento cruciale del 2024. Per il Pd e per il futuro dell'Ue. E anche per la leadership dem. "Mi aspetto grandi cose da noi. Sono convinta che ce la possiamo fare perché non c'è un altro partito che abbia una vocazione europeista così netta e forte" come il Pd, "dovremo farlo sentire nella campagna elettorale". Schlein apre la sfida alla destra. A partire dal Pnrr, dossier centrale dei prossimi mesi. La riunione fila abbastanza tranquilla. Dei 'big' interviene solo Andrea Orlando. Non lo fa Lorenzo Guerini, già critico sulle scelte di Schlein sugli assetti dem. Tornano invece sul punto sia Gianni Cuperlo che Paola De Micheli. "La segreteria è maggioritaria e non unitaria", la critica. E poi i cattolici. Intervengono numerosi in Direzione. Lamentano "poca considerazione" per l'area cattolica negli assetti e chiedono "luoghi di confronto" sui temi "più sensibili, come la gestazione per altri e il matrimonio egualitario", dice Graziano Delrio.Sollecitazioni alle quali la segreteria ha risposto nella replica assicurando che valorizzerà il pluralismo nel Pd, riferisce chi era presente alla riunione. Quanto ai temi prioritari dell'azione dem, in testa appunto il Pnrr. Il Pd "vigilerà" su questa che "per noi è una sfida cruciale. Una sfida che non riguarda il governo ma il Paese. E' una sfida che non può riguardare solo le forze politiche, ma anche quelle sociali ed economiche e non possiamo non essere preoccupati dai ritardi del governo con i mesi persi tutti sulla governance. Non possiamo mancare questo appuntamento, vigileremo, continueremo ad essere di stimolo", sottolinea Schlein riprendendo il discorso fatto questa mattina in aula alla Camera sul dl Pnrr e rilanciando la disponibilità del Pd a dare una mano. "Noi tifiamo per l'Italia e vogliamo dare il nostro contributo".Tra gli altri punti che la segretaria segna come prioritari per l'azione dem c'è innanzitutto la sanità. "Saremo mobilitati e impegnati su questo tema, non saremo soli, c'è attenzione dalle altre opposizioni, ed è un bene, e anche dal fronte sindacale". Quindi l'attenzione alla questione migranti. "Abbiamo fatto una discussione anche aspra in questi giorni, ringrazio per la battaglia fatta e per le contraddizioni nella maggioranza che hanno fatto emergere" come sulla protezione speciale. Il dl è "un passo indietro clamoroso sull'accoglienza diffusa che è l'unica, come hanno sottolineato i nostri sindaci, che garantisce inclusione". Quindi Schlein mette a fuoco anche una serie di obiettivi per il Pd. "Dobbiamo mettere ogni sforzo nella tornata amministrativa in corso. Ci sono ben 17 capoluoghi di provincia e uno di regione, Ancona. Saremo tutte e tutti impegnati al fianco dei nostri candidati". E parla anche delle alleanze per le amministrative e spiega il suo schema di gioco: quello di un Pd che lavora "nella maniera più unitaria possibile" ma mettendo "al centro la sua visione e poi ogni volta lavora ad allargare". E sul partito aggiunge: "E' una fase bella, di rilancio, di ricucitura, e stiamo dando l'impressione di un partito unito e plurale". Schlein poi mette in guardia il centrodestra sulla legge per i comuni: "Ho sentito dichiarazioni scomposte da parte della maggioranza. Noi ci opporremmo compattamente all'idea di abbassare la soglia per il secondo turno delle amministrative". Nel dibattito, dopo la relazione di apertura di Schlein, si sono segnalati sia gli interventi di diversi cattolici dem che quelli di Cuperlo e De Micheli critici sugli assetti. "Il Pd non si può governare con una logica maggioritaria", dice Cuperlo non nascondendo le critiche per l'intesa della Schlein "solo con Bonaccini" e le scelte della nuova segreteria nazionale. Per l'area Bonaccini ribatte Andrea De Maria rivendicando le scelte fatte: "L'unità rafforza nostra credibilità", quanto al "pluralismo" quello "è un impegno di ogni giorno". E poi De Micheli: "La segreteria è maggioritaria e non unitaria. Poco male. A me interessa il pluralismo sostanziale. L'ho detto in Assemblea in ogni luogo, senza i cattolici il Pd non è più il Pd. Ci vuole uno sforzo vero". De Micheli solleva il tema della scarsa rappresentanza dei cattolici negli organismi dem. Nodo sollevato anche da altri interventi insieme alla richiesta di confronto su temi sensibili. Servono "luoghi di confronto sui temi più sensibili dei diritti civili come la maternità surrogata e il matrimonio egualitario", dice Graziano Delrio. E Stefano Lepri: "La presentazione del disegno di legge sul matrimonio egualitario sorprende, perché sui temi sensibili occorre sempre un preventivo e approfondito confronto". Dura Silvia Costa che evidenzia la "sgrammaticatura politica convocare una conferenza stampa prima della Direzione". Un po' "da donna sola al comando". E "su alcuni temi usciti nella conferenza di ieri, penso a gestazione per altri, mi ha un po’ preoccupata che tu abbia espresso delle idee specifiche. Hai detto che faremo una discussione, la sollecito". Da un versante diverso interviene sul punto anche Laura Boldrini. La Gpa "è come con il suicidio assistito, che in Italia non è possibile" ed occorre andare "altrove. Questa è una privazione dei diritti che noi facciamo a una parte della nostra società. Quindi, non dobbiamo avere tabù ma un approfondimento nel rispetto della sensibilità di tutte e tutti".

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