Cracovia, 18 apr. (Adnkronos) - "In quattro anni, dal 1941 al 1945, in questo complesso furono assassinate centinaia di migliaia di persone, ben oltre un milione, in ragione della propria appartenenza ad una fede, ad una cultura, in ragione delle loro convinzioni o della loro condizione. Nei campi nazisti, oltre a milioni di ebrei bersaglio di quella disumana macchina di orrore, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali, trovarono la morte nelle camere a gas, o per il freddo, la fatica, la fame e le malattie o, ancora, perchè vittime di esperimenti criminali. Cittadini innocenti, di ogni parte d'Europa, furono tradotti bestialmente a questo luogo di morte, un immenso cimitero senza tombe". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ad Auschwitz-Birkenau, al termine della Marcia dei Vivi, appuntamento che si svolge ogni anno per celebrare le vittime della Shoah. "Possiamo recarci al muro della morte -ha aggiunto il Capo dello Stato- ma se pensiamo alle vittime dobbiamo alzare lo sguardo ben oltre: 'tu passerai per il camino', minacciavano i kapò e le guardie dei lager. La Polonia si trovò a pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane durante l'occupazione nazista. Tra l'autunno del 1943 e gli ultimi mesi del 1944, anche migliaia di italiani furono deportati qui dall'Italia: per la quasi totalità di loro fu un viaggio senza ritorno. Non a caso Polonia e Italia sono tra le nazioni europee più impegnate a conservare la memoria dell'Olocausto e a promuoverne la conoscenza tra i giovani".