Roma, 17 apr. (Adnkronos) - “I pasticci dell’attuale governo in tema di concorrenza sono ormai tristemente noti a tutti. Però ora l’Ue fa sul serio: il circo assurdo messo in piedi da Giorgia Meloni e dai suoi alleati sugli stabilimenti balneari va fermato subito, perché rischia di portare all’Italia un bel deferimento alla Corte di Giustizia Ue. Quello che sfugge ai partiti di Destracentro è che il vicolo cieco in cui si sono cacciati non tutela affatto gli attuali imprenditori del settore, ma li danneggia". Così in una nota i deputati M5s in commissione Attività produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde, Enrico Cappelletti e i senatori M5S in commissione Industria-Turismo Sabrina Licheri, Luigi Nave, Gisella Naturale. "L’assenza di un percorso normativo chiaro - continuano i 5 Stelle - blocca gli investimenti e crea incertezza, quest’ultima acuita dalla totale assenza di soluzioni da parte dell’esecutivo. Le dichiarazioni odierne di Salvini fanno cadere le braccia, perché le imprese virtuose si proteggono dalle grandi multinazionali proprio con le tutele inserite nel ddl Concorrenza dello scorso giugno. Provvedimento che, non va dimenticato, Forza Italia e Lega votarono convintamente. Come al solito dai leader di maggioranza tanto chiacchiericcio sterile e zero concretezza. La Meloni ci risparmi la procedura d’infrazione Ue e si risparmi ancora un inciampo di fronte all’Europa. Questa sceneggiata è durata fin troppo”.