Roma, 28 lug. (Adnkronos) - "E' necessario rafforzare le sanzioni e iniziare a lavorare su un nuovo pacchetto. Sono azioni che andrebbero progettate a lungo termine". Così la vice premier dell'Ucraina con delega alla integrazione euro-atlantica Olga Stephanishyna interviene con l'Adnkronos ed aggiunge: "E' importante che i paesi europei si liberino quanto prima dalla dipendenza energetica da Mosca e diversifichino le proprie fonti di approvvigionamento. Tutti hanno già visto che la Russia non è un fornitore affidabile di risorse energetiche, che usa come armi contro l'Occidente. Il Cremlino ha già iniziato il suo ricatto energetico per minare l'unità europea. La Russia sta ora cercando di trovare trucchi per iniziare ad ammorbidire la politica delle sanzioni. In nessun caso si dovrà cedere stabilendo un simile precedente di eventuali esclusioni dalle sanzioni"."Vediamo che le sanzioni colpiscono l'economia russa - prosegue - È importante aumentare il prezzo che Mosca deve pagare per la sua aggressione all'Ucraina. Va ridotta la capacità industriale della Russia, tagliandola fuori dal sistema finanziario internazionale e dalle grandi entrate alle banche derivanti dalla vendita di risorse energetiche, risorse - sottolinea la vice premier - che alimentano la macchina da guerra del Cremlino favorendo il genocidio del popolo ucraino". "La brutalità delle azioni di Mosca non sta diminuendo. Quando l'Ue stava finalizzando il settimo pacchetto di sanzioni - ricorda Stephanishyna - i russi hanno sterminato con il lancio di missili dozzine di persone e ferito centinaia di civili nel centro della città ucraina di Vinnitsa, lontano dalla linea di combattimento. Questo - rimarca - è un chiaro atto di terrorismo". (di Roberta Lanzara)