Covid: Fratoianni, 'disponibile a obbligo ma governo eviti confusione'

politica
AdnKronos
Roma, 3 set. (Adnkronos) - “Non c’è dubbio, e non è la prima volta che lo fa, che Salvini fa campagna elettorale cercando di agitarsi parecchio quando è in una situazione di difficoltà, e tenta di surfare ogni elemento di tensione e ogni picco di emotività nel Paese". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dai microfoni di Rai3 nel corso della trasmissione Agorà Estate. “Non vorrei però - prosegue il leader di SI - che da un lato qualcuno fa la campagna elettorale, e dall’altro la discussione si iperpolarizza, talvolta con tratti pericolosi ed inquietanti se pensiamo alle minacce ai giornalisti e agli scienziati di questo Paese creando un clima pesante nel Paese,e tutto questo ci portasse a non vedere i problemi che restano sul campo nel contrasto al contagio. Sono stato fra i primi a dire di essere disponibile all’obbligo vaccinale, anzi a dire di più: lo Stato si assuma, piuttosto di un obbligo surrettizio introdotto attraverso altri strumenti che rischiano elementi di confusione, una responsabilità politica ben precisa, io sono pronto a discutere di questo. Ma attenzione c’è un problema di controlli, e poi c’è un problema legato anche nei luoghi dove il controllo si fa, il rischio è che quello strumento di per sè non sia sufficiente". “E infine un’ultima questione che è scomparsa dal dibattito pubblico del Paese: occhio, esistono aree del Pianeta iperpopolate nelle quali il tema non è l’obbligo del vaccino bensì l’indisponibilità dei vaccini, dove il virus continua a circolare, dove potenzialmente può mutare ed arrivare poi da queste parti magari bucando lo scudo vaccinale. Vorrei che il dibattito politico e giornalistico, l’azione dei governi - conclude Fratoianni - tenessero conto anche di questo: Draghi ad un certo punto si era pure detto disponibile e d’accordo, naturalmente non c’è stato poi un solo atto del governo in questa direzione. Evidentemente al governo non solo Salvini fa propaganda elettorale, a proposito di conferenze stampa paludate dalle parti di Palazzo Chigi".

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