Napoli, 4 nov. (Adnkronos) - "Oltre un milione di giovani in fuga in meno di 20 anni, un incremento del gap occupazionale tra Nord e Sud del Paese che supera i 3 milioni di posti di lavoro, crescita della povertà assoluta all’8%, la perdita di ulteriore terreno in Europa sul fronte del tasso di attività femminile, dove il Meridione è stato superato perfino da Ceuta e Melilla, dalla Guyane francese e dalla Macedonia. La fotografia scattata da Svimez ci restituisce l’immagine di un Mezzogiorno tornato quasi ai livelli degli anni '50, una situazione grave a fronte della quale appare ormai chiaro che misure di sussidio monetario come il reddito di cittadinanza risultano poco efficaci ai fini di un riequilibrio sociale e rischiano di essere anche controproducenti, visto che i primi risultati stanno allontanando dal mercato del lavoro anziché richiamare persone in cerca di occupazione". Così Vito Grassi, presidente di Unione industriali di Napoli e Confindustria Campania, commenta i dati del Rapporto Svimez sull'economia e la società del Mezzogiorno, presentato questa mattina alla Camera. "Di fronte a scenari così apocalittici, come la perdita di altri 5 milioni di residenti nei prossimi 50 anni - aggiunge Grassi - vanno adottate con urgenza politiche di sviluppo capaci di risollevare il Mezzogiorno, e con esso l’intero Paese, ponendo al centro l’impresa e la cultura d’impresa. Se veramente bisogna pensare a misure che, incidendo sul lavoro, possano anche dare un forte impulso alla crescita economica del Sud, dobbiamo tornare sull’eterna occasione mancata di questi anni: la riduzione del carico fiscale e contributivo sul lavoro. Se si vuole sul serio aumentare il reddito disponibile e rafforzare la competitività delle imprese, bisogna puntare su un grande piano per il lavoro giovanile".