(AdnKronos) - La capacità di fornire i servizi U-space è il presupposto per garantire la sicurezza del volo dei droni fuori dalla linea di vista e rappresenta un punto di svolta per l’apertura di nuovi mercati basati sul loro utilizzo. Il settore è destinato, infatti, a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni, con stime che vedono in circolazione sette milioni di droni a uso ricreativo e altri quattrocentomila utilizzati a fini commerciali da qui al 2050 solo in Europa.D-Flight rilascerà i servizi U-space progressivamente, secondo una roadmap tecnologica che anticipa il programma europeo e il processo regolamentare in atto, recentemente avocato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (Easa). Alcuni servizi di base sono già disponibili sul portale www.d-flight.it, in particolare il servizio di registrazione dei droni professionali e il servizio di “geoawareness”, che permette, in maniera semplice e intuitiva, di comprendere se in un certo punto del territorio italiano sia possibile volare e quali siano le condizioni di volo applicabili, sulla base dei regolamenti vigenti. Entro il 2019, in vista della pubblicazione del nuovo regolamento Easa, la registrazione sarà estesa a tutti gli operatori, indistintamente dall’impiego ricreativo o professionale dei loro droni. Inoltre, sarà resa disponibile un’app per i dispositivi mobili, per il lancio del servizio di identificazione elettronica ed un servizio di validazione dell’intento di volo e supporto al processo autorizzativo, ove richiesto sulla base delle regole vigenti. Oltre a questi servizi iniziali, a supporto delle operazioni oltre la linea visiva (BVLOS), D-Flight svilupperà delle soluzioni per il tracking dei droni in tempo reale, secondo modelli di sorveglianza simili a quelli già oggi implementati per il controllo del traffico aereo tradizionale.