Alimenti: in Svizzera nuovo test genetico per il latte, svela stafilococco

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AdnKronos
Berna, 6 ago. (AdnKronos Salute/Ats) - Dalla scienza svizzera un alleato per alimenti sempre più sicuri. Agroscope ha messo a punto un nuovo test genetico per rilevare la presenza di un agente patogeno nel latte che risulta più economico e più semplice rispetto alle analisi tradizionali. A darne notizia sono l'Ufficio federale dell'agricoltura (Ufag) e quello della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav) elvetici, che hanno deciso di sostenere un progetto di risanamento delle mandrie con questo metodo in Ticino.Lo Staphylococcus aureus, che colpisce le vacche, si trasmette al latte e trasformato in formaggi può causare nell'uomo dolori allo stomaco, vertigini, diarrea e nausea. Il sottotipo presente in Svizzera e nei Paesi confinanti "è altamente contagioso e finora era combattuto in maniera molto insoddisfacente", spiega in un comunicato il Centro di competenza della Confederazione elvetica per la ricerca agronomica. Le aziende più colpite sono quelle situate sugli alpeggi, poiché spesso viene raggruppato il bestiame di aziende diverse e le vacche vengono munte in ordine casuale, favorendo una rapida diffusione dell'infezione.Per eradicare questo agente patogeno è necessario il risanamento dell'intera mandria. Il nuovo test nesso a punto da Agroscope ha costi contenuti e può essere utilizzato a livello profilattico per monitorare il bestiame, evitando il propagarsi della malattia. In questo modo è possibile ridurre il consumo dei farmaci e i costi per le aziende, aumentando al contempo la qualità dei prodotti, precisa la nota.I ricercatori hanno testato il nuovo metodo in 19 aziende in Svizzera mettendolo a confronto con il procedimento classico. Il test genetico è risultato "decisamente più rapido, più semplice e più efficiente dal profilo dei costi", secondo il ricercatore di Agroscope, Hans Graber. "È possibile effettuare prelievi anche in grandi mandrie durante il consueto processo di mungitura e avere i risultati già il giorno dopo".Visti gli esiti positivi, gli Ufficio federali dell'agricoltura e della sicurezza alimentare e di veterinaria hanno deciso di avviare il progetto di risanamento del bestiame in Ticino, cantone particolarmente colpito dall'agente patogeno. Il progetto, sostenuto dai contadini e dalle autorità ticinesi, dalla Clinica degli animali da reddito dell’Università di Berna e da Agroscope, è stato avviato lo scorso dicembre e ha riscontrato molto successo, conclude la nota.

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