Milano, 26 lug. (AdnKronos) - Gli oltre milioni di documenti tra negativi, diapositive e stampe che fanno parte dell'Archivio di Vito Liverani, fotografo che ha fatto la storia del fotogiornalismo ed è stato il primo in Italia ad aprire una agenzia fotografica sportiva, la Omega Fotocronache, sono stati acquisiti da Rai Teche che si dota così di un patrimonio iconografico di grandissimo valore. Una scelta, quella di cedere proprio alla Rai il lavoro di una vita, che si spiega con la convinzione che l'opera non solo non verrà dimenticata, ma che sarà conservata anche attraverso una importante attività di digitalizzazione e restauro. In passato Liverani aveva avuto proposte per cedere il proprio archivio. "Un signore - racconta - è venuto e mi ha offerto 170mila euro per questo archivio. Vorrebbe comperarlo per fare mostre fotografiche, ma serve un lavoro di catalogazione. Io in giro non vedo appassionati e per fare questo lavoro, bisogna amare la fotografia fino in fondo". Ma questa possibilità Liverani la ritrova proprio nella Rai, che per acquisire l'archivio si è fatta carico di un esborso di gran lunga inferiore a quanto era stato offerto al fotografo. "Parliamo di oltre tre milioni di negativi di qualità eccellente. Siamo nella fase in cui acquisire un patrimonio di questa natura significa conservazione che per le Teche è sinonimo di digitalizzazione, che per altro facciamo tutta in casa" spiega Maria Pia Ammirati, che dirige Rai tTeche. "La conservazione è un passaggio fondamentale: passiamo da cinquantamila a tre milioni di negativi. Un salto enorme per la Rai". L'archivio passa dunque dagli uffici di via Lumiere a Milano a quelli di corso Sempione. "Nella vita ho solo lavorato. Sono nato fotografo" confessa Liverani: "entrai per caso a 13 anni da un fotografo in via Passerella 3, si chiamava Baratelli. Ho capito in quello stesso giorno che avrei fatto il fotografo".