Roma, 22 mar. (AdnKronos) - "La spinta all’unità europea si è sempre rivelata, comunque, più forte degli arroccamenti e delle puntigliose distinzioni pro-tempore di singoli governi o di gruppi di Paesi, giocando un ruolo significativo anche nel contributo alla evoluzione delle relazioni internazionali". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Montecitorio in occasione della celebrazione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma."Se guardiamo alla strada percorsa -ha ricordato il Capo dello Stato- ci rendiamo conto di come non sia stato mai un cammino facile, sin dall’inizio. Negli annali, a rendere difficile il percorso dell’integrazione, fu dapprima la politica della 'sedia vuota' della Francia, a metà degli anni ’60 del secolo scorso. Venne poi quella che il ministro degli Esteri tedesco Hans-Dietrich Genscher avrebbe definito 'eurosclerosi' negli anni ’70, superata coraggiosamente, all’inizio del decennio successivo, per impulso italo-tedesco. Interprete, per il nostro Paese, il ministro degli Esteri Emilio Colombo, con il concorso di personalità quali il cancelliere tedesco Helmuth Kohl e il Presidente della Repubblica francese, Francois Mitterand; e dello stesso Presidente Usa, Ronald Reagan". "Choc dei prezzi petroliferi, alta inflazione, ampia disoccupazione, i problemi che, in quel periodo, si dovettero affrontare, in un contesto internazionale segnato da un confronto particolarmente aspro fra i due blocchi".