(AdnKronos) - Dopo il gesto estremo il convivente aveva distrutto il telefono della sua vittima per impedirle di chiedere aiuto. Un tentativo vano visto che la giovane mamma era riuscita comunque a dare l'allarme. Il racconto della donna, spiegano dalla Questura di Trapani, ha trovato "riscontri e conferme oggettive" nel sopralluogo degli agenti che hanno trovato il fucile subacqueo e la fiocina conficcata in un mobile nella camera da letto. A confermare le violenze e le minacce sono stati anche i diversi testimoni ascoltati dai poliziotti. Così per il 29enne si sono spalancate le porte del carcere. La donna e i bimbi, invece, sono stati condotti in ospedale per le cure del caso.