Pfas: Miteni, relazione commissione parlamentare incompleta

cronaca
AdnKronos
Vicenza, 10 feb. (AdnKronos) - "Stiamo approfondendo i contenuti della relazione della commissione parlamentare ma già dalla prima lettura appare evidente che si tratta di un documento incompleto, privo di rigore scientifico che porta ad evidenti contraddizioni e a una approssimazione inaccettabile quando si affronta un tema così complesso e rilevante". Lo sottolinea, in una nota, la Miteni Spa, società accusata dell'inquinamento da Pfas delle falde acquifere nel vicentino "Nel documento viene ad esempio contestato a Miteni di non avere fornito i dati personali degli esami dei lavoratori nello studio del Prof. Costa. Il motivo è semplice: la commissione non ha mai chiesto i dati all'azienda e nemmeno l'ha mai convocata. Dati che sono stati sempre forniti alle Ulss locali. Se la commissione li avesse richiesti, secondo le norme previste, li avrebbe ottenuti immediatamente visto peraltro che gli enti preposti già ne sono in possesso", assicura l'azienda di Trissino (Vi)."La Commissione prima accusa ripetutamente Miteni di immettere nel torrente Poscola scarichi sopra i limiti, poi riconosce nello stesso documento che i limiti sono rispettati. I limiti di scarico nel Poscola sono infatti assolutamente rispettati e sono addirittura inferiori a quelli previsti per le acque potabili, come gli enti di controllo possono documentare", spiega.

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